Maradona, le sorelle parlano in aula: «Ecco la verità sui rapporti tra Diego e le figlie»

Maradona, le sorelle parlano in aula: «Ecco la verità sui rapporti tra Diego e le figlie»
di Francesco De Luca
Domenica 3 Ottobre 2021, 16:38 - Ultimo agg. 4 Ottobre, 07:16
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Lo scandalo delle dichiarazioni di Mavys Alvarez, la donna cubana che ebbe una relazione con Diego Armando Maradona quando aveva appena 16 anni (vi è stata una denuncia a Buenos Aires contro l'ex manager Coppola e alcuni amici del Pibe per maltrattamento di minore), ha fatto passare in secondo piano un importante momento dell'inchiesta della Procura di San Isidro sulla morte del campione, avvenuta il 25 novembre scorso. 

Mercoledì 13 ottobre, davanti ai pm, sfileranno le tre sorelle di Diego: Claudia Nora, Ana Estela e Rita Mabel. Sono state citate come testi nell'inchiesta che al momento vede sette indagati per omicidio con dolo eventuale, reato che in Argentina prevede una condanna dagli 8 ai 25 anni. Sarà un momento importante perché le tre donne - assistite dall'avvocato Matias Morla, che negli ultimi anni aveva curato gli affari di Diego - descriveranno i rapporti con il fratello e le relazioni tra il Pibe e le sue figlie Dalma e Gianinna.

La relazione tra le figlie di Claudia Villafane e le zie è da tempo tesa anche per motivi economici. 

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Claudia Nora, Ana Estela e Rita Mabel potranno raccontare ai magistrati la (loro) verità sui rapporti all'interno della famiglia. Al di là degli errori commessi dai medici negli ultimi mesi, al centro dell'inchiesta, Diego era seguito da Dalma e Gianinna? È vero che fu Gianinna a decidere di non ascoltare il suggerimento del neurochirurgo che aveva operato il padre il 3 novembre e a rifiutare il ricovero presso una struttrura medica, assumendosi la responsabilità del trasferimento del genitore convalescente nell'appartamento del Barrio San Andres a Tigre, 20 chilometri da Buenos Aires, dove sarebbe morto il 25 novembre?

I magistrati contano di chiudere l'inchiesta nelle prossime settimane e decidere se rinviare a giudizio i sette indagati, tra i quali spiccano il neurochirurgo Luque e la psichiatra Cosachov, i medici che avrebbero dovuto seguire Maradona più da vicino.

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