Negoziati Russia-Ucraina, a che punto siamo? Accuse e nodo Donbass, ecco perché l'intesa è sempre più difficile

Negoziati Russia-Ucraina, le difficoltà e la crucialità del Donbass: perché la guerra non finirà a breve
Negoziati Russia-Ucraina, le difficoltà e la crucialità del Donbass: perché la guerra non finirà a breve
Martedì 12 Aprile 2022, 19:51 - Ultimo agg. 13 Aprile, 06:54
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La Russia e l'Ucraina non stanno facendo passi avanti nei negoziati. Lo ha ammesso oggi Vladimir Putin, nel corso del suo intervento in Bielorussia. «Siamo a un binario morto», ha spiegato lo zar. I piccoli passi avanti (ammesso che ce ne siamo mai stati per davvero), sono stati spazzati dalla brutalità degli attacchi russi a Est del Paese, dove si combatte per il Donbass. E che rischiano di aumentare di intensità nei prossimi giorni. Quella porzione di terra, dove si combatte dal 2014, continua a essere oggetto del contendere e non ha facile soluzione.

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Negoziati Russia-Ucraina, a che punto siamo 

Nonostante gli sforzi della Turchia, che si è auto proclamata via di mezzo tra le parti e che ha ospitato l'ultimo vis-a-vis, al momento le due delegazioni scelte per le trattative si parlano su frequenze diverse.

Gli unici accordi trovati fino a oggi, sono stati quelli sui corridoi umanitari. Per quanto riguarda la tregua, per ora non è in agenda di Putin. Lo zar vuole riportare i faccia a faccia in Bielorussia per "giocare in casa". L'obiettivo del presidente russo, è avere sempre il coltello dalla parte del manico e trattare in una posizione di forza.

Per farlo, la mossa migliore sarebbe portare al tavolo una vittoria militare importante. Quella che sembra più vicina è la conquista di Mariupol, devastata dai bombardamenti e accerchiata. Il porto è caduto in mano russa e la città sta per cedere, anche secondo i report occidentali. Intanto, continuano i bombardamenti nell'estremo est dell'Ucraina e, di pari passo, aumentano le tensioni anche tra le delegazioni. 

«I negoziati sono molto duri. Si svolgono online con i gruppi di lavoro. Ovviamente, il carico emotivo dei negoziati di oggi è pesante», ha detto il capodelegazione di Kiev Podolyak. «La parte russa sta perseguendo la sua strategia tradizionale di esercitare pressioni pubbliche sul processo negoziale, anche attraverso alcune dichiarazioni pubbliche», ha aggiunto. In questo senso vanno anche le parole di Putin, che parla di «vicolo cieco» proprio per aumentare la pressione sull'Ucraina. 

 

La crisi del Donbass

La guerra si dovrà risolvere con un accordo sul Donbass. Al momento però, non sembra esserci soluzione. L'Ucraina non è disposta a rinunciarvi, la Russia deve conquistarlo a tutti i costi. Putin non può fare passi indietro su questo. «Lo libereremo», ha ripetuto oggi. Mettere fine alla guerra senza raggiungere l'obiettivo primario, sarebbe una sconfitta troppo grande. D'altro canto, Kiev non ha la minima intenzione di arrendersi e, al momento, mantiene il controllo nonostante la brutalità degli attacchi grazie al sacrificio della resistenza. Secondo il report della Nato, la guerra sul fronte est diventerà presto più sanguinosa. Nonostante le difficoltà, la Russia è pronta a creare «un vero e proprio inferno». Vale a dire altri morti e un abisso tra le parti, che non potrà essere colmato.

«C'è una linea rossa di principio che è indiscutibile: l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina - ha detto la vice premier ucraina Olga Stefanishyna -. Non c'è modo di raggiungere un accordo se si modificano i confini rispetto a come era l'Ucraina indipendente nel 1991. Potrebbero esserci opzioni sui territori delle regioni di Doniask e Lugansk e sul respingere le forze russe da dove venivano, alle 4 del 24 febbraio. Sono discussioni in corso. Ma questa è sicuramente una linea rossa. E la sostanza finale di questo accordo sarà dettata da una serie di questioni: gli sviluppi sul campo di battaglia che ora è ad est e sud dell'Ucraina». Insomma, il Donbass non si tocca. Ma prima o poi, qualcuno dovrà cedere. Il timore, è che non succederà in tempi brevi.

Quando i negoziati entreranno nella fase cruciale

I colloqui tra Russia e Ucraina continuano quasi giornalmente, anche dietro le quinte. Ma per il momento, concordano gli analisti, la possibilità di successo è pari a zero. Quando allora si potranno fare passi concreti? Le parti saranno vicine quando i due presidenti decideranno di incontrarsi. Zelensky si è già detto disponibile, mentre Putin sembra - ad oggi - meno propenso. La fine della guerra la dovranno firmare loro. Il primo passo per riuscirci, sarà vedersi. Inizialmente anche a distanza. 

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