Le autorità brasiliane hanno salvato 225 persone che lavoravano in condizioni di schiavitù in alcune fazende dello stato amazzonico del Pará, come hanno rivelato fonti ufficiali, citate da EFECOM.
Le persone soccorse – tra cui un minore – lavoravano senza orari fissi né adeguate attrezzature di sicurezza e erano costrette a vivere in condizioni di sovraffollamento, malsane e precarie.
Le azioni, condotte dalla Polizia Federale, dal Ministero del Lavoro e dalla Soprintendenza Regionale del Lavoro, si sono svolte in cinque aziende agricole situate nei comuni di Capitão Poço, Garrafão do Norte, Tomé Açu e Terra Alta.
I lavoratori svolgevano il loro servizio illegalmente nelle piantagioni di açaí (una palma molto diffusa in Amazzonia), di dendê (una palma di origine africana) e di soia.
Secondo la Polizia Federale, tra i lavoratori c'era anche un minorenne di 15 anni «è stato immediatamente allontanato dalle attività».
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