Sottomarino Titan, la rivelazione sul Ceo: «Per convincerci a salire è venuto da noi con un aereo costruito da lui»

Al suo posto salirono sul batiscafo Shahzada Dawood e il figlio Suleman

Il sommergibile Titan, il sottomarino imploso nelle acque dell’Oceano Atlantico
Il sommergibile Titan, il sottomarino imploso nelle acque dell’Oceano Atlantico
di Silvia Sfregola
Venerdì 30 Giugno 2023, 11:02 - Ultimo agg. 1 Luglio, 21:01
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Audio, registri di viaggio, equipaggio. Mentre il team di investigatori continua a lavorare ininterrottamente per ricostruire la tragedia del Titan, il sommergibile partito alla ricerca del relitto del Titanic e  imploso nell'oceano Atlantico, spuntano racconti e testimonianze di chi aveva avuto rapporti e contatti con i cinque passeggeri morti a bordo del batiscafo, l'esploratore miliardario Hamish Harding (58 anni), il ricco uomo d'affari Shahzada Dawood (48 anni) e il figlio Suleman (19), il ricercatore Paul-Henri Nargeolet (77 anni) e l'amministratore delegato di OceanGate nonché inventore del Titan ed ex pilota di aerei, il 61enne Stockton Rush.

Consumato il dramma il momento delle polemiche sembra non avere fine come quello di riuscire a capire come il sogno dell'equipaggio di vedere il Titanic si sia rivelato un incubo mortale. Già prima dell'ultima maledetta esplorazione al relitto, OceanGate era stata duramente criticata per il sottomarino sperimentale con uno scafo in fibra di carbonio, ovvero un materiale relativamente poco testato negli abissi e quindi ritenuto dagli esperti particolarmente rischioso.

E nel mirino delle critiche adesso c'è soprattutto l'ad della società Stockton Rush, tra le vittime della tragedia.

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La rivelazione di Jay Bloom, l'uomo che si è ritirato dal viaggio sul Titan 

Una fra le testimonianze più interessanti è quella rilasciata da Jay Bloom, ricco uomo d'affari americano che all'ultimo aveva deciso di ritirarsi dalla spedizione del Titan. Bloom e il figlio 20enne Sean, in una lunga intervista alla Cnn hanno rivelato come fosse stato proprio l'ultimo tentativo dell'amministratore delegato della compagnia Stockton Rush di convincerli a partire a sortire invece l'effetto contrario. «Si era presentato a bordo di un aereo sperimentale costruito da lui - ha raccontato Bloom -  Per questo motivo era atterrato all'aeroporto di North Las Vegas piuttosto che in uno degli altri aeroporti della città. Allora ho iniziato a pensarci: sta arrivando su un aereo sperimentale a due posti per propormi di andare su un sottomarino sperimentale a cinque posti che ha costruito per vedere il Titanic in fondo all'Atlantico». Per Bloom quel volo poteva dimostrare solo quanto il ceo di OceanGate avesse "una propensione al rischio diversa dalla mia. Sono un pilota - ha spiegato alla Cnn - ho la licenza di pilota di elicotteri, non salirei mai su un aereo sperimentale".

Anche il figlio di Bloom, Sean, che avrebbe dovuto partecipare col padre alla spedizione, ha raccontato all'emittente tv americana che era preoccupato e che aveva sollevato tanti dubbi sulla sicurezza del sommergibile soprattutto dopo aver visto i video di Rush in cui spiegava come funzionava la nave. "Semplicemente non ritenevo più che fosse sicuro andare così in fondo all'oceano", ha confessato. Poi a ogni dubbio sollevato «Stockton spazzava via le cose». Per questo alla fine sarebbe scattata la rinuncia al viaggio e i loro posti sarebbero stati occupati dai pakistani Shahzada e dal figlio Suleman Dawood. «Rush era davvero appassionato del suo progetto e credeva a tutto ciò che diceva» ha voluto sottolineare il milionario "scampato" alla tragedia del Titan.

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