Titan, il sogno di Stockton Rush: ingaggiare il cast del film Titanic per accompagnare i suoi clienti miliardari

Avrebbero potuto esserci Leonardo di Caprio e Kate Winslet nel sommergibile

Titan, il sogno di Stockton Rush: ingaggiare il cast del film Titanic per accompagnare i suoi clienti miliardari
Titan, il sogno di Stockton Rush: ingaggiare il cast del film Titanic per accompagnare i suoi clienti miliardari
Alessandro Rosidi Alessandro Rosi
Martedì 18 Luglio 2023, 11:06 - Ultimo agg. 19 Luglio, 14:24
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Avrebbero potuto esserci Leonardo di Caprio e Kate Winslet nel Titan. Perché il sogno di Stockton Rush era quello di portare gli attori del film Titanic a vedere il relitto. Ma, in realtà, non era l'unico obiettivo del Ceo di OceanGate, la società che ha costruito il sommergibile dove hanno perso la vita cinque persone (tra cui lui). Nell'intervista del 2017 alla rivista di design Fast Company dice molto di più.  

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Il vero obiettivo

Permettere ai propri clienti miliardari di essere accompagnati dai membri del cast di uno dei film più importanti della storia del cinema.

E dove? Proprio a vedere il transatlantico affondato. Rush ha dichiarato che stava "lavorando per avere alcuni membri del cast del Titanic nella loro prima missione sul luogo del relitto". La discesa sarebbe stata un'"esperienza che avrebbe cambiato la vita" di chi era a bordo.

Il profitto

"Saremo ricchi con i viaggi sul Titanic", ha proseguto Rush. I soldi, dunque, erano parte delle sue ambizioni. "Il Titanic è il punto in cui passiamo da startup a business continuativo. È davvero un'esperienza che cambia la vita e non ci sono molte cose del genere". Si lancia anche in un confronto con altre esperienze. "Piuttosto che spendere 65.000 dollari per scalare l'Everest, magari morire e passare un mese in un misero campo base, si può cambiare la propria vita in una settimana". Frasi che suonano strane dopo quanto accaduto. Visto che lui stesso ha perso la vita su quel sommergibile.

Il sogno di vedere Marte

Il Titanic non era il primo obiettivo di Rush. "Volevo essere la prima persona su Marte", dice il Ceo. A 19 anni è diventato il più giovane pilota al mondo abilitato al trasporto di jet e poi ha conseguito una laurea in ingegneria aerospaziale a Princeton. Ha lavorato su F-15 e programmi missilistici anti-satellite, con l'obiettivo di prendere parte eventualmente al programma spaziale. Ma poi ha dovuto cambiare tutto. Nel nuovo progetto, però, ha trovato la morte.

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