«Stop Tesla», attivisti di Berlino occupano un bosco vicino la fabbrica di auto: costruite case sugli alberi per proteggere l'area

L'obiettivo è bloccare l'ulteriore espansione dell'unica fabbrica europea delle auto di Elon Musk

«Stop Tesla», attivisti di Berlino occupano un bosco nei pressi della fabbrica di auto: costruite case sugli alberi per proteggere l'area
«Stop Tesla», attivisti di Berlino occupano un bosco nei pressi della fabbrica di auto: costruite case sugli alberi per proteggere l'area
di Marta Giusti
Giovedì 29 Febbraio 2024, 18:33 - Ultimo agg. 18:36
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Anno 2024, succede anche questo: circa 80 eco-attivisti dell'iniziativa «Stop Tesla» hanno occupato una zona boschiva nei pressi della fabbrica Tesla di Grünheide, vicino a Berlino. L'obiettivo è bloccare l'ulteriore espansione dell'unica fabbrica europea delle auto di Elon Musk. Lo riporta Dpa. Il gruppo di attivisti ha costruito delle «case» sugli alberi e rivendica soprattutto la protezione delle acque sotterranee.

Tesla e bosco, cosa succede

 

La casa automobilistica supera «costantemente e in modo significativo» i limiti delle acque reflue nel suo stabilimento vicino a Berlino, secondo un'associazione idrica locale. «Molte richieste e avvertimenti sono rimasti infruttuosi», scrive in un documento a disposizione della Dpa l'Associazione per l'acqua Strausberg-Erkner (Wse). «Non è stato né affrontato né promesso un rimedio per il futuro».

I limiti per il fosforo refrattario e l'azoto totale vengono superati, ha scritto il Wse.

Tesla ha affermato di utilizzare i propri impianti per il trattamento delle acque reflue industriali. «Con l'eliminazione delle acque reflue industriali, le acque reflue da scaricare dalla Gigafactory sono composte come le tipiche acque reflue municipali».

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Recentemente, Tesla ha dovuto affrontare critiche da parte dei residenti locali riguardo ai suoi piani di espansione della sua fabbrica di 300 ettari a Grunheide. In una votazione non vincolante, un'ampia maggioranza ha votato contro l'espansione. Anche gli ambientalisti si oppongono al progetto, citando il necessario disboscamento della foresta e il fatto che parte dell'area si trova all'interno di una zona di protezione delle acque. 

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