Il trasporto via mare è una realtà imprescindibile per lo sviluppo turistico del Golfo di Napoli e di tutte le località della costa campana. In questo un ruolo di primaria importanza è del Gruppo Lauro, una realtà nata con l'obiettivo di assicurare i collegamenti tra Napoli e Ischia e le altre perle del Golfo, che è oggi una realtà impegnata - in modo diretto o attraverso le singole aziende, venti, che vi fanno capo - nel trasporto marittimo, che costituisce il segmento preponderante della cantieristica navale, dell'innovazione tecnologica e dei servizi legati al turismo e alla ricettività.
Particolarmente interessante l'opportunità offerta agli studenti dell'Istituto Tecnico Trasporto e Logistica Duca degli Abruzzi di conoscere da vicino il Gruppo Lauro attraverso “Studiare l'Impresa, l'impresa di studiare”, iniziativa promossa dall'Unione Industriali Napoli e da Il Mattino. Opportunità ancora più significativa quando rapportata alla realtà sociale della platea scolastica del Tecnico. «Tra i nostri studenti si registra - precisa la scuola - la presenza di figli di armatori e ufficiali di bordo, di impiegati e piccoli imprenditori e, infine, di operai. Una grande opportunità è data all'Istituto dalla possibilità di interfacciarsi con la componente genitori che svolge attività nel settore nautico e con aziende territoriali dello stesso ambito coinvolte nei percorsi Pcto».
Quale migliore occasione, dunque, di allargare il rapporto e la conoscenza con una azienda come il Gruppo Lauro che ha avuto la capacità di crescere e di affermarsi. La base operativa del Gruppo Lauro è a Napoli, all'interno della Volaviamare HQ, l'avveniristica palazzina che si trova a ponente della banchina del Beverello. Il ruolo di primo piano nel settore dei collegamenti marittimi è confermato dai numeri, con una flotta complessiva di 47 navi, oggetto di un costante rinnovamento in chiave sostenibile, e la movimentazione di un'utenza annua di 5 milioni di passeggeri. Attraverso realtà come Alilauro, Alicost, Alilauro Gruson e Capitan Morgan, collegamenti quotidiani servono Ischia, Capri, la Penisola sorrentina, la Costiera amalfitana e le isole Eolie, collegate con i porti di Napoli e Salerno. L'impegno del Gruppo porta avanti i valori legati alla solida tradizione familiare dei Lauro, intrecciandoli con un know how in continua formazione, profondamente inclusivo e con la costante implementazione dei servizi legati al viaggio, che diventa - in linea con le aspettative di un'utenza in crescita e sempre più eterogenea - una esperienza a 360 gradi.
L'attenzione del Gruppo Lauro è rivolta anche sulla sostenibilità ambientale e sulla decarbonizzazione, obiettivi perseguiti con il costante refitting delle unità e tramite progetti di ricerca innovativa, di concerto con realtà universitarie. Il Gruppo investe su tecnologia e formazione attraverso la collaborazione con istituti del territorio e partecipa alla società Terminal Napoli SpA , che si occupa di gestione della stazione marittima di Napoli.
Crescere vuol dire mai dimenticare le origini. E il Gruppo Lauro ha radici profonde. Come non ricordare il comandante Agostino Lauro, il fondatore. Quest'anno ricorre l'ottantesimo anno dalla fondazione simbolica di Alilauro e il Gruppo ricorderà l'anniversario con una serie di iniziative nel nome di Agostino Lauro, l'armatore che più di tutti ha dato impulso alle comunicazioni marittime tra le isole del golfo e Napoli. Figura di rara intraprendenza, inaugurò la storia di quella che sarebbe diventata la compagnia Alilauro effettuando nel 1944 a bordo del Freccia del Golfo per la prima volta la linea turistica Ischia-Capri. Fu il primo a effettuare collegamenti giornalieri tra Ischia e Napoli, con corse in ogni ora della giornata per garantire la continuità dei servizi senza alcun contributo pubblico. Ribattezzato il secondo Cristoforo Colombo perché portò, salpando il 5 dicembre 1947, la “Buona Speranza” da New York a Napoli, attraversando gli oceani con un viaggio avventuroso e approdando a destinazione il 18 febbraio 1948. Agostino ha avuto una visione strategica importante, ampliando con il tempo la flotta, acquisendo motonavi in legno poi modificate con intuizioni geniali: fu lui a creare il portellone per imbarcare gli autoveicoli.