Lauro, il successo nel trasporto marittimo

La holding dei collegamenti nel Golfo di Napoli festeggia gli 80 anni

Lauro, il successo nel trasporto marittimo
Lauro, il successo nel trasporto marittimo
di Antonino Pane
Martedì 19 Marzo 2024, 12:00
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Il trasporto via mare è una realtà imprescindibile per lo sviluppo turistico del Golfo di Napoli e di tutte le località della costa campana. In questo un ruolo di primaria importanza è del Gruppo Lauro, una realtà nata con l'obiettivo di assicurare i collegamenti tra Napoli e Ischia e le altre perle del Golfo, che è oggi una realtà impegnata - in modo diretto o attraverso le singole aziende, venti, che vi fanno capo - nel trasporto marittimo, che costituisce il segmento preponderante della cantieristica navale, dell'innovazione tecnologica e dei servizi legati al turismo e alla ricettività.

Particolarmente interessante l'opportunità offerta agli studenti dell'Istituto Tecnico Trasporto e Logistica Duca degli Abruzzi di conoscere da vicino il Gruppo Lauro attraverso “Studiare l'Impresa, l'impresa di studiare”, iniziativa promossa dall'Unione Industriali Napoli e da Il Mattino. Opportunità ancora più significativa quando rapportata alla realtà sociale della platea scolastica del Tecnico. «Tra i nostri studenti si registra - precisa la scuola - la presenza di figli di armatori e ufficiali di bordo, di impiegati e piccoli imprenditori e, infine, di operai. Una grande opportunità è data all'Istituto dalla possibilità di interfacciarsi con la componente genitori che svolge attività nel settore nautico e con aziende territoriali dello stesso ambito coinvolte nei percorsi Pcto». 

Quale migliore occasione, dunque, di allargare il rapporto e la conoscenza con una azienda come il Gruppo Lauro che ha avuto la capacità di crescere e di affermarsi. La base operativa del Gruppo Lauro è a Napoli, all'interno della Volaviamare HQ, l'avveniristica palazzina che si trova a ponente della banchina del Beverello. Il ruolo di primo piano nel settore dei collegamenti marittimi è confermato dai numeri, con una flotta complessiva di 47 navi, oggetto di un costante rinnovamento in chiave sostenibile, e la movimentazione di un'utenza annua di 5 milioni di passeggeri. Attraverso realtà come Alilauro, Alicost, Alilauro Gruson e Capitan Morgan, collegamenti quotidiani servono Ischia, Capri, la Penisola sorrentina, la Costiera amalfitana e le isole Eolie, collegate con i porti di Napoli e Salerno. L'impegno del Gruppo porta avanti i valori legati alla solida tradizione familiare dei Lauro, intrecciandoli con un know how in continua formazione, profondamente inclusivo e con la costante implementazione dei servizi legati al viaggio, che diventa - in linea con le aspettative di un'utenza in crescita e sempre più eterogenea - una esperienza a 360 gradi.

L'attenzione del Gruppo Lauro è rivolta anche sulla sostenibilità ambientale e sulla decarbonizzazione, obiettivi perseguiti con il costante refitting delle unità e tramite progetti di ricerca innovativa, di concerto con realtà universitarie. Il Gruppo investe su tecnologia e formazione attraverso la collaborazione con istituti del territorio e partecipa alla società Terminal Napoli SpA , che si occupa di gestione della stazione marittima di Napoli. 

Crescere vuol dire mai dimenticare le origini. E il Gruppo Lauro ha radici profonde. Come non ricordare il comandante Agostino Lauro, il fondatore. Quest'anno ricorre l'ottantesimo anno dalla fondazione simbolica di Alilauro e il Gruppo ricorderà l'anniversario con una serie di iniziative nel nome di Agostino Lauro, l'armatore che più di tutti ha dato impulso alle comunicazioni marittime tra le isole del golfo e Napoli. Figura di rara intraprendenza, inaugurò la storia di quella che sarebbe diventata la compagnia Alilauro effettuando nel 1944 a bordo del Freccia del Golfo per la prima volta la linea turistica Ischia-Capri. Fu il primo a effettuare collegamenti giornalieri tra Ischia e Napoli, con corse in ogni ora della giornata per garantire la continuità dei servizi senza alcun contributo pubblico. Ribattezzato il secondo Cristoforo Colombo perché portò, salpando il 5 dicembre 1947, la “Buona Speranza” da New York a Napoli, attraversando gli oceani con un viaggio avventuroso e approdando a destinazione il 18 febbraio 1948. Agostino ha avuto una visione strategica importante, ampliando con il tempo la flotta, acquisendo motonavi in legno poi modificate con intuizioni geniali: fu lui a creare il portellone per imbarcare gli autoveicoli. 

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