Quirinale, direzione Pd: intesa su profilo alto, a partire dalla maggioranza. Letta boccia Berlusconi: «È divisivo»

Quirinale, direzione Pd: intesa su profilo alto, a partire dalla maggioranza. Letta boccia Berlusconi: «È divisivo»
Quirinale, direzione Pd: intesa su profilo alto, a partire dalla maggioranza. Letta boccia Berlusconi: «È divisivo»
Sabato 15 Gennaio 2022, 11:30 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 21:46
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Enrico Letta nella direzione del Pd di oggi ha parlato delle prossime elezioni del Colle la cui prima votazione è in programma il 24 gennaio. Il segretario dem si è espresso all'indomani del vertice del centrodestra dal quale è venuta fuori la convergenza sul nome di Silvio Berlusconi«Il centrodestra non ha alcun diritto di precedenza da vantare nell'indicare il prossimo capo dello Stato. Proponiamo un'iniziativa che crei un patto di legislatura per completarla nei tempi naturali, fatto di tre punti: l'elezione di un o una presidente della Repubblica Istituzionale, super partes, di garanzia per tutti; la scelta forte di dare energia perché i prossimi 14 mesi di governo siano efficaci in continuità ma con rinnovata energia; completare le riforme per la buona politica».

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Il mandato della direzione Pd.

La direzione Pd all'unanimità «affida» al segretario il mandato, con le capogruppo, «di seguire le trattative per l'elezione del presidente della Repubblica. Il Pd ritiene che sia necessario individuare una figura di alto profilo istituzionale e quindi non di parte». Lo prevede il documento finale della riunione Dem. «A tal fine occorre giungere rapidamente a una scelta condivisa dall'arco di forze parlamentari più ampio possibile, a partire da quelle dell'attuale maggioranza», prosegue il documento, che invoca anche «stabilità nell'azione di governo e una conclusione ordinata, e nei tempi ordinari, della legislatura».

 

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I nomi «bruciati»

«Responsabilità è l'atteggiamento col quale ci stiamo muovendo. In tanti ci stanno dicendo: mettete in campo anche voi una candidata o un candidato. Nel momento in cui in Parlamento c'è una unione di minoranze, mettere in campo nomi significa bruciarli, essere oggetto di veti da parte di altre parti politiche». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta.

Berlusconi «divisivo»

«Proteggere la figura di Mario Draghi è fondamentale per la forza del nostro Paese. Ho l'impressione che si giochi come se potessimo permetterci di non avere, come stella polare che il Paese deve avere, la carta fondamentale della credibilità di Draghi. La mia iniziativa è per una patto di legislatura che consenta al Paese di completare la legislatura nel tempo naturale, con il voto nella primavera del 2023, sull'elezione di un presidente della Repubblica super partes, di garanzia per tutti e la scelta forte di dare energia perchè nei prossimi 14 mesi siano realizzate le riforme per una buona politica, che è possibile. Ognuno faccia una scelta di coraggio e generosità che verrà ripagato dagli italiani, ognuno esca da steccati e fortilizi.

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