Monoclonali, aumentano le somministrazioni: +11% in una settimana. Il Lazio più di tutti

Monoclonali, aumentano le somministrazioni: +11% in una settimana. Il Lazio più di tutti
Monoclonali, aumentano le somministrazioni: +11% in una settimana. Il Lazio più di tutti
Venerdì 3 Settembre 2021, 19:25 - Ultimo agg. 3 Dicembre, 18:05
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Non se ne sente quasi parlare, eppure i numeri delle prescrizioni di anticorpi monoclonali a pazienti Covid continuano a crescere. Dopo il +30% della settimana 20-26 agosto, in quella dal 27 al 2 settembre è stato registrato un ulteriore aumento, stavolta dell'11,7%. Sono state infatti 564 le prescrizioni settimanali, a fronte delle 505 dei sette giorni precedenti. I dati sono del 22° Report sugli Anticorpi Monoclonali per Covid-19 dell'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), da cui emerge che finora sono 8.434 i pazienti iscritti nei registri di monitoraggio di questi farmaci e che quindi ne hanno ricevuto una dose. Gli anticorpi monoclonali sono farmaci specifici contro il Covid-19, disponibili anche in Italia a partire da marzo scorso per persone con malattia da lieve a moderata particolarmente fragili e che sono ad alto rischio di progressione severa.

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Grazie all'aumento di persone anziane e fragili vaccinate, le dosi settimanali prescritte sono calate in modo netto da aprile in poi: tra il 16 e il 22 aprile, erano state ben 945, mentre sono state appena 34 nella settimana dal 25 giugno al primo luglio.

Tuttavia, da questo momento in poi il loro numero è in risalita costante, di pari passo al numero dei contagiati: le prescrizioni sono state 268 dal 30 luglio al 5 agosto, 302 dal 5 al 12 agosto, 389 dal 13 al 19 agosto, 505 dal 20 al 26 agosto. Sono 199, e distribuite in tutte le regioni, le strutture sanitarie che li hanno prescritti.

I dati nelle regioni

Grazie all'aumento di persone anziane e fragili vaccinate, le dosi settimanali prescritte sono calate in modo netto da aprile in poi: tra il 16 e il 22 aprile, erano state ben 945, mentre sono state appena 34 nella settimana dal 25 giugno al primo luglio. Tuttavia, da questo momento in poi il loro numero è in risalita costante, di pari passo al numero dei contagiati: le prescrizioni sono state 268 dal 30 luglio al 5 agosto, 302 dal 5 al 12 agosto, 389 dal 13 al 19 agosto, 505 dal 20 al 26 agosto. Sono 199, e distribuite in tutte le regioni, le strutture sanitarie che li hanno prescritti.

In termini assoluti, finora ad averne dispensati più sono Lazio, Veneto e Toscana, che hanno "sfondato" quota mille rispettivamente con 1.209, 1.167 e 1.123. A chiudere la classifica sono Provincia autonoma di Trento (29), Molise (14) e PA di Bolzano (3). Sostanzialmente stabile rispetto al precedente report, il rapporto delle prescrizioni settimanali rispetto nuove diagnosi Covid avvenute nello stesso arco di tempo: sono state pari all'1,06% su 43.664 nuovi casi di infezione (erano l'1,1% la settimana precedente). 

La svolta dello Spallanzani

L’istituto nazionale delle malattie infettive è è pronto a somministrare i monoclonali a soggetti sani. Una «via parallela al vaccino», spiega Vaia, per raggiungere l’immunità. Gli anticorpi che hanno dato ottimi risultati tra i contagiati - riducono fino all’80% il rischio di ricovero in ospedale, in particolare in terapia intensiva - potranno essere sfruttati anche «come profilassi», in via preventiva, per chi non è malato. La ricerca è già in fase avanzata: «Contiamo di essere pronti per settembre», spiegava Vaia a luglio.

La sperimentazione dello Spallanzani riguarda in prima battuta i soggetti «non-responder», chi non è in grado di produrre anticorpi in autonomia. Per esempio chi è guarito dal Covid o chi ha fatto il vaccino ma non ha sviluppato livelli di difesa abbastanza alti. Ma è ovvio che se la strategia funzionasse potrebbe essere applicata anche su larga scala, diversi scienziati credono che in futuro i monoclonali possano diventare un’arma molto potente e diffusa anche per la prevenzione del coronavirus, come già lo è oggi per le cure. Non significa naturalmente sminuire o marginalizzare il ruolo del vaccino. Tutt’altro. Dice sempre Vaia: «Il vaccino e gli anticorpi sono due armi parallele per battere il Covid. E in questa fase è fondamentale spingere al massimo le vaccinazioni, richiami compresi, per far sì che tutti siano protetti».

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