Città del Vaticano – Ditelo coi fiori: il presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba, stamattina, si è presentato in Vaticano con un dono eloquente, un albero di Bagolaro di quattro anni. Il regalo a Papa Francesco, ovviamente, è stato a lungo meditato visto che nasconde diversi significati. Il più evidente è che questa pianta – destinata a diventare grande, alta e slanciata dalla chioma quasi perfettamente tondeggiante – è tra le specie che maggiormente catturano CO2. Si calcola che una pianta di Bagolaro, in media, riesca a trasformare circa 33 chilogrammi di anidride carbonica all'anno, pari a 190 km in automobile. Non solo. Il dono scelto dal presidente africano è anche conosciuto come pianta del rosario ed è nota per avere due punti di forza proverbiali: la resistenza (anche all’inquinamento urbano), e la tenacia (le sue radici arrivano ovunque), inoltre è di lunga durata. Un messaggio augurale implicito per il pontefice 85enne, in questo periodo dolorante per via del ginocchio destro dove l'articolazione presenta danni importanti alla cartigine. «E' la malattia degli anziani» ha scherzato un po di tempo fa Papa Francesco parlando ad un gruppo di fedeli mentre erano in udienza.
Ali Bongo Ondimba dopo il colloquio con Papa Francesco durante il quale gli ha spiegato il significato dei suoi doni (il secondo regalo è stato un quadro raffigurante Cristo), ha incontrato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, tornato in ufficio dopo un lungo periodo di isolamento per via del covid.
«Nel corso dei cordiali colloqui - riferisce un comunicato della Santa Sede -, e' stata evocata con soddisfazione la firma dell'Accordo quadro tra le parti, avvenuta 25 anni or sono, nonché l'intenzione di sviluppare ulteriormente la collaborazione bilaterale.
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