La deadline è arrivata: ieri per i professori, docenti, collaboratori scolastici, personale Ata impegnati negli istituti che non risultavano vaccinati e senza prenotazioni sarebbe dovuta scattare la sospensione a fronte dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico e in alcuni casi i provvedimenti sono stati notificati. Ma in tanti altri, invece, si è ancora fatto ricorso ai permessi straordinari, alla malattia, alla 104 per assentarsi dal lavoro a pochi giorni dalla chiusura delle scuole per la pausa natalizia (le lezioni si interromperanno domani) cercando in questo modo di bypassare l’obbligo e prorogare la messa in regola della singola posizione a dopo le vacanze. Il risultato è che con una media di 3 casi “sospetti” per ciascuna scuola superiore, conteggiano dall’associazione dei presidi - ovvero casi di assenze del personale a ridosso delle vacanze e in contemporanea con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale - decine e decine di ore di lezione sono andate perse nel senso che i ragazzi non avendo il prof in cattedra non hanno fatto lezione.
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I numeri
A mancare complessivamente in tutta Roma sono stati almeno 650 docenti che per motivi personali o per malattia hanno chiesto dei permessi già da ieri quando, appunto, a fronte di posizioni irregolari sullo stato vaccinale sarebbe dovuta scattare la sospensione dal lavoro.
La sospensione
«Si tratta di un sessantenne - spiega la preside - che è terrorizzato dal vaccino e che non vuole proprio farlo ma non è dunque un no vax di quelli ideologici, abbiamo provato a convincerlo ma ha preferito essere sospeso». Fino a quando? «Fino a quando non deciderà di vaccinarsi e questo significa per lui non percepire neanche lo stipendio». Non vaccinato eppure “onesto” rispetto a tanti altri docenti e collaboratori che hanno provato il “giochetto” della prenotazione a gennaio. Sempre la preside del Righi: «Sappiamo che purtroppo c’è anche questo meccanismo, ma da noi i pochissimi casi di non vaccinati hanno prenotato, fornendo la documentazione». Appuntamento al 3 gennaio «è chiaro che se salteranno la vaccinazione - conclude la Giacomobono - saranno sospesi». Anche in altri licei il meccanismo della corsa alla prenotazione è partito e dunque molti docenti a ieri non erano ancora vaccinati. Poi c’è appunto il discorso sulle assenze a poche giorni dalle vacanze che rischia di ripetersi alla ripresa delle lezioni. «Noi diamo seguito alla norma - commenta Cristina Costarelli, a capo dell’AssoPresidi del Lazio - e procediamo con la sospensione laddove ci siano delle irregolarità ma anche questo comporta l’assenza dei docenti in classe che sicuramente non saranno sostituti perché la loro è una sospensione “senza fine” nel senso che nessun precario accetterebbe un posto in sostituzione quando il docente sospeso può restarlo per una settimana o un mese a seconda che decida o meno di vaccinarsi».