Spari contro autobus Anm, danni per oltre 10mila euro, mezzi fermi per un mese e sono in corso accertamenti su altri raid a bus e tram. Chi ne è responsabile? I sospettati, individuati e denunciati, sono due incensurati sulla trentina, non avrebbero legami con la criminalità organizzata e avrebbero agito così per passare il tempo. Al loro possibile identikit, però, vorrei aggiungere un'impressione.
Oltre al danneggiamento dei mezzi, il porto di oggetti “atti ad offendere”, l'incapacità a fornire una spiegazione comprensibile sempre che si possa comprendere il motivo per cui qualcuno dovrebbe sparare con una pistola a pallini contro i finestrini di bus in movimento c'è il danno alla collettività.
Gli autobus notturni alcuni li chiamano “spostapoveri”. A bordo, però, ci sono persone che tornano da lavoro o che stanno per andarci perché di turno, ci sono gli autisti che fanno la notte, c'è chi non si può permettere o non possiede un'automobile e, soprattutto se pensiamo alla zona dove ci sono stati i maggiori danneggiamenti l'area est di Napoli c'è tutta la difficoltà di spostarsi nella nostra città, fatto di cui si era reso conto persino Wright, il grande architetto americano, dicendo a Domenico Rea: «Trasportation here è un problema!». È un problema sì, ed è tutto nostro; chiunque sia stato a colpire questi bus, temo non abbia la minima coscienza di ciò che rappresentano: la stupefacente arte della possibilità di muoversi comunque.