Diritto alla salute, l'odioso divario tra Nord e Sud

Gli indicatori relativi alla speranza di vita mostrano un differenziale territoriale marcato e crescente negli anni

Diritto alla salute, l'odioso divario tra Nord e Sud
Diritto alla salute, l'odioso divario tra Nord e Sud
di Vittorio Del Tufo
Sabato 10 Febbraio 2024, 10:00
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Mezzogiorno, paziente cronico

È un’Italia divisa in due anche nel diritto alla salute quella che emerge dallo studio Svimez e Save The Children sulle disuguaglianze sanitarie nel Paese. Gli indicatori relativi alla speranza di vita mostrano un differenziale territoriale marcato e crescente negli anni: nel 2022, la speranza di vita alla nascita per i cittadini meridionali era di 81,7 anni, 1,3 anni in meno del Centro e del Nord-Ovest, 1,5 rispetto al Nord-Est. Al Sud pochi screening e più morti di cancro. Un odioso e inaccettabile divario che resiste a ogni giro di classifiche.

Se si spegne «A voce d’e creature»

Rischia di spegnersi «A voce d’e creature», rischia di interrompersi la lunga esperienza della Fondazione guidata da don Luigi Merola, ex parroco di Forcella, che da 17 anni, in una villa sottratta a un boss, ospita e coinvolge minori a rischio togliendo manovalanza alla camorra e svolgendo attività che vanno dal doposcuola ai laboratori e alla formazione professionale.

Il regolamento dei beni confiscati prevede che dopo vent’anni il bene venga messo di nuovo a bando. Dal sindaco Manfredi un impegno concreto: «Stiamo procedendo per una revisione del regolamento in maniera da dare continuità alle iniziative che hanno dimostrato di dare un contributo positivo alla comunità». Come il caso della fondazione di don Merola.

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​Un hotel extralusso a Chiaia

Un hotel extralusso con 46 suites, piscina panoramica, due ristoranti gourmet, giardini privati, spa e lounge bar. Aprirà i battenti nelle storiche sale di palazzo Caravita di Sirignano, a due passi da Villa Pignatelli, grazie all’accordo tra sir Rocco Forte, fondatore del gruppo «Rocco Forte Hotels», e la Capri group di Nunzio e Anna Colella, imprenditori del mondo dell’abbigliamento (Alcott, Gutteridge). Un progetto, quello raccontato da Maria Chiara Aulisio sul Mattino, che rilancia l’ospitalità d’alta gamma e premia di non vuole smettere di credere e di investire nella nostra città. 

La Galleria e il gioco dell'oca

Per troppi anni la Galleria Umberto è stata il simbolo della città svilita, oltre che ingovernata. La strada per restituire decoro al salotto della città è ancora lunga. Lunedì notte l’ennesimo rogo: in fumo i cartoni dei senza fissa dimora, nuovi danni ai marmi dell’Ottocento sul lato di via Santa Brigida. Il cantiere per il restauro del monumento è ancora bloccato nelle sabbie dei “tavoli tecnici”, a loro volta necessari per coinvolgere condomini e commercianti, mentre resta da sciogliere il nodo degli homeless. Un passo avanti e due indietro, come un grottesco gioco dell’oca.

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