Abusi sessuali su un bambino di nove anni,
assolto giovane russo: incapace di intendere

Abusi sessuali su un bambino di nove anni, assolto giovane russo: incapace di intendere
di Nicola Sorrentino
Venerdì 10 Gennaio 2020, 06:30 - Ultimo agg. 07:08
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Non era capace di intendere e di volere al momento del fatto, il tribunale lo assolve. Questa la decisione dei giudici di Nocera Inferiore nei riguardi di un ragazzo russo, di 26 anni, sotto processo per violenza sessuale aggravata. I fatti che lo riguardavano risalgono al 10 marzo scorso. Un episodio di cronaca che ebbe come conseguenza una caccia all’uomo da parte di alcune persone, decise a punire lo stupro.

Secondo quella che era l’ipotesi accusatoria della Procura di Nocera, il giovane avrebbe approfittato di un ragazzino di 9 anni - la cui famiglia era assistita dal legale Giuseppe Buongiorno – all’interno di un garage. I due, la vittima e l’imputato, si erano incrociati nei pressi di una piazza a Pecorari, a Nocera Superiore, poco distante da una scuola. Probabilmente si conoscevano, visto che lo stesso imputato era noto nel quartiere. Con una scusa poi, il ragazzo più grande avrebbe convinto il piccolo, a seguirlo all’interno di un garage. Una volta qui, lo avrebbe prima spogliato, per poi tentare di abusare di lui. Degli atti di libidine, consumati davanti al piccolo - secondo le accuse - che costrinsero lo stesso, poi, a fuggire.

Il ragazzino rientrò in casa, raccontando quanto accaduto alla madre. I dettagli dell’incontro tra i due si diffusero poi, rapidamente, tra più persone, al punto che alcuni cittadini e residenti diedero inizio ad una caccia all’uomo per le strade di Nocera Superiore. L’obiettivo era quello di punire il ragazzo straniero per quanto aveva fatto, o per quanto immaginavano avesse fatto. La procura aprì un fascicolo anche su questa circostanza. Nel passato di quel giovane straniero, tuttavia, vi erano già stati dei ricoveri per disturbi di natura psichiatrica. Quella sera fu trovato nei pressi di un campo da calcio, nella zona di Pecorari. Fu rincorso da un gruppo di persone, poi aggredito con violenza. Durante la fuga trovò riparo presso un cortile. 
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