Agenzia entrate, controlli «ammorbiti»:
condannato dipendente infedele

Agenzia entrate, controlli «ammorbiti»: condannato dipendente infedele
di Nicola Sorrentino
Domenica 20 Febbraio 2022, 06:40 - Ultimo agg. 08:17
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Era accusato di aver promesso di chiudere un occhio su accertamenti fiscali, in cambio di soldi. Il tribunale di Nocera Inferiore ha condannato alle pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione un uomo che, all’epoca dei fatti, rivestiva il ruolo di dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Pagani.

La difesa aveva sostenuto, nel dibattimento, l’assenza di prove legate all’elargizione di soldi. A differenza di quanto riferito dalla vittima, che aveva parlato di aver consegnato alcune centinaia di euro all’imputato. Bisognerà attendere il deposito delle motivazioni del tribunale, ora, per capire il ragionamento dei giudici e permettere alla difesa di presentare ricorso in Appello. L’ex dipendente fu raggiunto da ordinanza nel mese di febbraio del 2019, applicata dai carabinieri di Sarno. L’inchiesta era scattata dopo la denuncia di un carrozziere al quale il funzionario avrebbe chiesto soldi a fronte della promessa di assumere un atteggiamento accondiscendente nella verifica fiscale alla quale era stato sottoposto.

L’uomo finì ai domiciliari, dopo la ricostruzione fatta dai militari a seguito del racconto riferito da un meccanico di Sarno. I militari - coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore - avevano effettuato in una fase successiva i riscontri del caso.

Il carrozziere era stato sottoposto ad una verifica fiscale da parte dell’ispettore, che sulla base di dati e condizioni economiche su dichiarazioni, beni di proprietà e relativo tenore di vita gli avrebbe poi chiesto del denaro per “ammorbidire” il controllo nei suoi riguardi. La condizione del lavoratore, infatti, avrebbe presentato delle irregolarità secondo quanto previsto dalla legge. La stessa Agenzia delle entrate, nelle ore successive al provvedimento della Procura, aveva assicurato «massima collaborazione e disponibilità agli inquirenti per far luce sulla vicenda che ha coinvolto il funzionario dell’Ufficio di Pagani».

Il dipendente fu poi sospeso. Il collegio ha tuttavia ritenuto, al termine del dibattimento, di emettere sentenza di colpevolezza per l’imputato, con la pena decisa a quattro anni e quattro mesi di reclusione. Il deposito delle motivazioni permetterà alla difesa di capire su quali elementi fare ricorso in Appello.

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