Battipaglia, bene confiscato occupato
e sgomberato due volte in cinque anni

Il Comune di Battipaglia
Il Comune di Battipaglia
Mercoledì 3 Febbraio 2021, 06:35 - Ultimo agg. 06:41
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Il Comune di Battipaglia costretto in cinque anni a eseguire, per la seconda volta, lo sgombero di un bene confiscato alla criminalità organizzata e acquisito dall’Ente. 

Si tratta di un’abitazione nel quartiere Stella, dove l’amministrazione voleva realizzare un progetto culturale e di legalità. Ieri, il settore tecnico del Comune ha ordinato lo sgombero immediato dell’immobile nel quartiere Stella, in via Sepe. Un déjà vu, perché non è la prima volta che l’Ente è costretto a sgomberare l’abitazione. Nell’aprile del 2008, con sentenza della Corte di Appello di Salerno, l’unità immobiliare veniva confiscata alla moglie dell’interessato. Per effetto della confisca, dalla stessa data, l’abitazione entrava a parte del patrimonio indisponibile dell’Erario e affidato all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata. Questa, già nel marzo del 2014, tramite la questura di Salerno, aveva notificato nei confronti di quattro occupanti abusivi lo sgombero firmato il 28 febbraio 2014. Entro trenta giorni i quattro avrebbero dovuto lasciare l’immobile o si sarebbe provveduto allo sfratto forzoso. Cosa che, ovviamente, non avveniva. Nel frattempo, nel giugno del 2015, l’Ente comunale manifestava all’Anbsc interesse per l’acquisizione ai fini sociali. La centralità dell’immobile, infatti, rendeva favorevole l’acquisizione dello stesso per promuovere lo sviluppo della cultura e della legalità. A giugno del 2016, l’immobile passava così nel patrimonio comunale, pronto per iniziare le attività. Ma a ottobre dello stesso anno, nell’immobile risultavano presenti ancora due persone. Per questo, con il supporto degli agenti del commissariato di Battipaglia, si provvedeva allo sgombero. La vicenda sembrava finita. Invece, a gennaio di quest’anno, la polizia locale individuava nuovamente occupazioni. Nella casa vi era una donna, con uno dei figli. Altri due, lì residenti, erano al momento fuori. «Nonostante la signora, intestataria del nucleo familiare, il 27 ottobre 2016 fosse già stata allontanata - si legge nell’ordinanza del settore tecnico - ha ripreso a occupare abusivamente e utilizzare a fini residenziali un immobile che le era stato già sottratto, poichè confiscato alla criminalità organizzata». Un comportamento stigmatizzato dal Comune: «Dopo aver lasciato, non spontaneamente, l’immobile confiscato, si è di nuovo recata in via Sepe e, dopo aver forzato la porta di ingresso, si è reintrodotta abusivamente nell’immobile comunale». 

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