Parto difficile dopo l'incidente, mamma e bimba salvate all'ospedale di Salerno

Monitorata e stabilizzata, la 46enne è riuscita a portare avanti la gravidanza fino alla 32esima settimana, poi il cesareo d'urgenza: la bimba ha appena lasciato l'incubatrice

La mamma e l'equipe medica
La mamma e l'equipe medica
di Sabino Russo
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 18:24
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Ha un grave incidente stradale, ma riesce lo stesso a partorire la luce la sua piccola al Ruggi di Salerno. La bimba, nata prematuramente di 1,8 chilogrammi, ora sta bene e ha lasciato l’incubatrice. Anche la donna, che aveva riportato importanti danni all’articolazione coxo-femorale (bacino, femore, anca) nell’urto, potrà tornare a camminare tra tre settimane. 

Agli inizi di dicembre, la 46enne di Albanella, alla 25esima settimana di gravidanza, è rimasta gravemente ferita dopo un incidente stradale, nei pressi di Serre, causato da un violento sbandamento dell’auto sulla quale viaggiava, che si è imbattuta in un cinghiale in transito lungo la strada. Da qui, la corsa al pronto soccorso di Battipaglia, l’estenuante attesa prima di essere trasferita al Ruggi di Salerno e il ricovero presso il reparto di Ortopedia, dove le hanno riscontrato un grave trauma del bacino, lo sfondamento dell’acetabolo, la lussazione dell’anca e la frattura del polso. La nascitura, però, era miracolosamente illesa.

Dopo un primo infruttuoso tentativo di stabilizzare il bacino, e dopo aver concordato un percorso di protezione per mamma e figlia, i medici hanno deciso di trasferire la paziente nel reparto di Gravidanza a rischio, dove è stata immobilizzata e monitorata per protrarre la gravidanza più a lungo possibile. Giunta alla 32esima settimana, però, la gestante ha accusato febbre alta e sofferenza fetale, così ha dovuto subire un cesareo d’urgenza, dal quale è venuta alla luce Desirée Maria, che è affidata alle cure della Terapia intensiva neonatale.

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La mamma di Desirée, intanto, è stata sottoposta ad una complicata operazione chirurgica, con ricostruzione della parete acetabolare completamente frantumata, ed inserito protesi d’anca di ultima generazione, che le permetteranno di alzarsi e camminare autonomamente tra tre settimane.

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