Linea storica ancora ko, pendolari pronti a forzare la protesta

I lavori di messa in sicurezza non sono ancora iniziati e si rischia un lungo contenzioso giudiziario. Il prossimo 23 aprile il Tar dovrà discutere il ricorso presentato dai proprietari della casa contro l’ordinanza d’abbattimento

La protesta dei pendolari
La protesta dei pendolari
di Nello Ferrigno
Sabato 13 Aprile 2024, 07:00
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«È arrivato il momento di forzare la protesta. La situazione con l’arrivo dell’estate tende al peggioramento. In altri posti d’Italia questo non sarebbe stato concesso, qui sta diventando la normalità». È l’appello lanciato da Alfonso Tulipano, portavoce del Gruppo pendolari linea storica Napoli Salerno. «Studenti, lavoratori, turisti fatevi avanti, iniziate a creare gruppi sui social e sulle chat per decidere con quale modalità vogliamo accelerare le soluzioni per evitare peggioramenti», scrive in una nota Tulipano. L’argomento è quello che da circa tre mesi tiene banco dopo la frana che ha interrotto la linea ferroviaria tra Vietri sul Mare e Salerno.

Per la cronaca i lavori di messa in sicurezza non sono ancora iniziati e si rischia un lungo contenzioso giudiziario. Il prossimo 23 aprile il Tar dovrà discutere il ricorso presentato dai proprietari della casa che sovrasta i binari contro l’ordinanza del Comune di Salerno che ha imposto l’abbattimento di parte dell’immobile per la successiva messa in sicurezza del pendio. I viaggiatori dal 20 gennaio scorso sono costretti, quelli che ancora lo fanno, ad utilizzare i bus sostitutivi che, però, restano bloccati nel caotico traffico dell’ex Statale 18 che si snoda tra Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Salerno. «Tra l’altro - segnala Tulipano - anche le altre strade sono ingolfate. Come l’autostrada A3 per un cantiere quasi nello stesso tratto della frana. Anche nella direzione inversa il disagio non cambia per lavori e traffico lungo la strada, numerosi bus tra cui anche quelli turistici che con l’arrivo della bella stagione aumenteranno. E poi i camion che hanno il divieto di transito sull’autostrada. Tutto questo rende difficile, se non impossibile, coprire la tratta in tempi ragionevoli con i bus sostitutivi e addirittura con i mezzi privati».

Ieri mattina, intanto, i mezzi d’opera con i quali Rfi sta effettuando la manutenzione dei binari della tratta tra Cava e Salerno, hanno quasi raggiunto il punto dello smottamento. I lavori, già programmati prima dell’evento, non hanno nulla a che fare con la messa in sicurezza. L’altro gruppo che vede insieme i pendolari “Nocera e linea storica” è in attesa di ricevere una risposta dalla Prefettura di Salerno. Ad inizio mese il portavoce Emiddio Ventre aveva inviato una lettera al prefetto Francesco Esposito per far partire immediatamente i lavori di ripristino della linea ferroviaria

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«senza aspettare l’esito del contenzioso tra il Comune di Salerno e i proprietari della casa che potrebbe durare anche anni, bypassando la vertenza giudiziaria, in virtù del principio cardine del diritto amministrativo e cioè la preminenza dell’interesse pubblico sull’interesse privato».

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