Nocera Inferiore, Sanità: si compatta il fronte dei sindaci

De Maio propone una sinergia ai colleghi dell’Agro per ampliare la rete assistenza

L'ospedale Tortora di Pagani
L'ospedale Tortora di Pagani
di Nello Ferrigno
Giovedì 11 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:16
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La cura per migliorare la sanità territoriale attraverso il rilancio degli ospedali è “una terapia d’urto”. La proposta arriva dal sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, nella cui città opera il più grande presidio ospedaliero dell’Asl Salerno. L’Umberto I è il fulcro della rete ospedaliera dell’Agro nocerino sarnese con altri presidi che, grazie ad altre specialistiche, ne fanno un polo sanitario rilevante: il Dea di secondo livello Nocera Pagani Scafati

A Pagani c’è il Tortora, punto di riferimento per le malattie tumorali, a Scafati lo Scarlato che, dopo l’esperienza Covid, si prepara ad essere anche centro di riabilitazione, pneumologia e malattie infettive. Poi c’è l’ospedale di Sarno, non ancora al fianco degli altri presidi ma, queste sembrano essere le intenzioni, presto lo sarà. La terapia d’urto è stata suggerita da De Maio nelle osservazioni al nuovo atto aziendale dell’Asl di prossima attuazione. «Pur tenendo conto delle osservazioni formulate sull’Umberto I - spiega De Maio - il rilancio dell’azione sanitaria non può prescindere da una collaborazione tra gli ospedali di Nocera Inferiore, Sarno, Scafati e Pagani, ciascuno secondo la propria specificità. Se le osservazioni dei sindaci saranno condivise, sapranno esprimere meglio e con più forza le esigenze del territorio, fornendo i giusti suggerimenti per il miglioramento del piano aziendale dell’Asl. Bisogna dare una risposta concreta alla collettività, oltre le barriere politiche, perché la sanità ha un solo obiettivo: la salute dei cittadini. Dobbiamo alzare la voce insieme affinché non vengano tagliati i fondi Pnrr per la sanità».

«Sono perfettamente d’accordo» replica Lello De Prisco, sindaco di Pagani, che stamattina accoglie all’ospedale Tortora il presidente Vincenzo De Luca per inaugurare il nuovo reparto di oncologia. «La sofferenza di un ospedale - sottolinea - è anche di un altro. È necessario fare riflessioni congiunte. Lo dirò al presidente De Luca affinchè tenga conto delle nostre richieste».

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«Sarebbe utile che noi sindaci - sottolinea Pasquale Aliberti - ragionassimo tra noi iniziando a farlo con il nuovo direttore sanitario Rosa Santarpia anche in virtù dell’autonomia che, spero, possa avere essendo vincitrice di concorso. Purtroppo con questo governatore i sindaci hanno perso l’abitudine di confrontarsi. Quando ci si consulta senza avere il riconoscimento delle istituzioni, con le quali dovresti interagire, è inutile. L’atto aziendale, comunque, mette in campo un piano di riorganizzazione della sanità che, condivisibile o meno, è molto più funzionale alle esigenze di questa provincia».

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