Bollette, a Salerno
giungla contratti truffa

Bollette, a Salerno giungla contratti truffa
di Nico Casale
Domenica 11 Dicembre 2016, 10:26
3 Minuti di Lettura
L’idea di poter risparmiare qualche euro affascina chiunque e poterlo fare sulla bolletta elettrica, forse, ancor di più. E se a proporlo fosse un autentico gestore di energia, ovviamente diverso dal proprio, sembrerebbe il classico colpo di fortuna. Invece, spesso, non è così. A lanciare l’allarme è il Codacons, associazione impegnata da trent’anni a difendere i diritti dei consumatori. «Sono circa cento – afferma Maria Cristina Rizzo, avvocato della sezione salernitana del Codacons – i salernitani che si sono rivolti a noi perché, senza sapere come, si sono trovati a dover pagare la bolletta della luce ad un altro gestore, non di rado con rincari». Com’è possibile? Si è concluso un altro contratto. «È una truffa – sostiene l’avvocato Rizzo – perché le persone non vengono ben informate da chi propone tali modifiche». Che sia una truffa o una pratica commerciale poco corretta, il rischio di trovarsi clienti a sorpresa del gestore Y, nonostante si pensi di esserlo del gestore X, è alto.
Tutto questo è possibile a seguito dell’apertura del mercato libero, cioè è il cliente a decidere quale venditore o tipo di contratto scegliere e quando eventualmente cambiarli selezionando un’offerta che ritiene più interessante e conveniente. Ma, stando a quanto denuncia il Codacons, c’è qualcuno che se ne approfitta.
«Vuoi risparmiare sulla bolletta?»: basta rispondere «sì» a questo innocuo e invitante interrogativo, posto al telefono o da qualche giovane di bella presenza sul pianerottolo di casa, per aumentare il rischio del cambio non richiesto. «Chiamano a ora di pranzo o nel corso della serata – continua Rizzo – o si presentano direttamente alla porta delle abitazioni per proporre la tariffa più vantaggiosa del mercato e attrarre, in tal modo, nuovi clienti. Le vittime maggiormente colpite sono, ancora una volta, gli anziani». E infatti, dei cento casi avvenuti a Salerno e provincia, circa ottanta riguardano persone che vivono da sole, più avanti negli anni, che, ingenuamente, forniscono i propri dati, il codice cliente o al massimo mostrano, agli addetti, una vecchia bolletta: giusto poche informazioni e il contratto è ben presto perfezionato.
Sia ben chiaro, non è detto che il cambio del gestore sia necessariamente più oneroso per il cliente, ma è doveroso prestare attenzione. Sarebbe opportuno, prima di firmare o accettare una qualsiasi forma di contratto, ascoltare l’offerta commerciale e, se interessati, verificare nelle condizioni contrattuali, che tutto corrisponda a quanto proposto. «Non firmare nulla - rimarca l’avvocato Rizzo - senza aver letto tutto il materiale informativo». Le cose si complicano quando si viene contattati da un call-center, ubicato il più delle volte in un Paese dell’Est Europa, poiché il consenso vocale è sufficiente per legge alla stipula del contratto. In questo caso, l’utente – sottolinea il Codacons – «ha 14 giorni a disposizione per avvalersi del diritto di ripensamento e recedere dal contratto. Inoltre, chi propone un contratto al telefono deve chiamare da un numero visibile ed è bene sapere che camuffarlo è illegale». «Attenzione, dunque – avverte l’avvocato Maria Cristina Rizzo – a fornire con leggerezza le proprie generalità, sia agli operatori dei call-center, sia agli incaricati porta a porta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA