Salerno, l'evento di Natale: previsti più arrivi di turisti rispetto al mese di agosto

Albergatori e gestori di locali di Salerno contenti: le Luci attirano più turisti dell'estate

Il montaggio delle Luci d'artista
Il montaggio delle Luci d'artista
di Barbara Cangiano
Giovedì 26 Ottobre 2023, 06:00 - Ultimo agg. 08:34
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Che piacciano o meno, movimentano l’economia. Quella del turismo e della ristorazione in prima battuta e, a seguire, gli altri segmenti di un mercato che altrimenti sarebbe spento. La conferma arriva dai dati, in base ai quali ci sono più arrivi a Salerno durante il mese di dicembre che non durante quello di agosto. I pernottamenti sono inferiori, ma le presenze decisamente maggiori. Parola di Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi. Nel 2022, il movimento alberghiero ed extralberghiero ufficiale segna infatti 11.428 turisti italiani ospiti delle strutture ricettive cittadine a fronte dei 14.291 di dicembre.

Numeri ai quali andrebbero aggiunte le cifre del sommerso che, in particolare per i bed and breakfast, gli affittacamere e le case vacanze, gonfierebbero ulteriormente la performance di Luci d’artista. La percentuale si ribalta se si ragiona in termini di turismo straniero: nel 2022 sono stati 6865 i visitatori non italiani che hanno raggiunto Salerno nel mese di agosto a fronte dei 1274 di dicembre. 

«Ma non è questo il dato su cui ragionare - puntualizza Ilardi - perché Luci d’artista è una manifestazione tradizionalmente pensata per il turismo italiano e i risultati che riesce a raggiungere sono ottimi, per non dire miracolosi, considerando che in assenza di questa iniziativa probabilmente non verrebbe nessuno da queste parti prima della primavera-estate. Inoltre ha avuto un indiscutibile effetto traino anche sulla stagione calda, perché chi arriva qui per le Luci poi tende a ritornare anche con il clima più mite. Quello che non mi convince - continua - è l’ansia dei commercianti di definire un cartellone di eventi per arricchire l’offerta di un progetto che è già molto forte.

Sinceramente ritengo che sposare queste iniziative significhi sprecare dei fondi che invece il Comune potrebbe sfruttare in cose più utili, come ad esempio un adeguato piano mobilità e un servizio navette degno di tale nome. Dopo tanti anni di Luci si registrano ancora delle forti criticità che devono essere risolte a beneficio di tutti, in primis degli esercenti che lamentano il fatto che i clienti hanno difficoltà a trovare parcheggio o a raggiungere le loro attività». 

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Sul fronte dell’extralberghiero “regolare”, sono 850 le strutture presenti in città che, con una media di tre posti letto, garantiscono ospitalità per quasi 2500 persone. «E dal venerdì alla domenica, nel periodo clou che va dall’Immacolata a Capodanno, sono tutti pieni - precisa Agostino Ingenito dell’Abbac - Questo racconta bene la portata di un evento che funziona moltissimo per il settore e che negli anni ha dato i suoi frutti determinando anche l’apertura di tante nuove strutture ricettive che diversamente non avrebbero avuto ragione di esistere. Per questa edizione, però, non nascondo un minimo di timori. La chiusura di Schengen determinerà la scelta di non partire; i rincari, l’inflazione e l’aumento della cedolare secca che è passata dal 21 al 26 per cento faranno il resto, minando la possibilità di spesa delle famiglie. Mi auguro naturalmente che si possano riconfermare gli ottimi risultati raggiunti lo scorso anno, ma è anche vero che il 2022 non fa troppo testo perché è stato il primo vero anno post pandemia e in tanti hanno preferito restare in Italia senza spostarsi all’estero, privilegiando così anche Salerno come meta natalizia». 

A occhio e croce, rispetto al periodo pre Luci, bar e ristoranti e più in generale tutte le attività legate al food and beverage hanno registrato, seppure tra alti e bassi, un incremento del fatturato pari all’ottanta per cento, spiega Enzo Savani, delegato Salerno centro di Confcommercio.

«Chi come me ha sempre avuto locali potrà testimoniare che, prima della kermesse, si iniziava a lavorare da dopo l’Immacolata e fino a Capodanno. Poi c’era un lungo periodo buio in cui non si facevano grandi affari. Adesso, grazie alle Luci, si lavora molto bene fino a fine gennaio. Chi si lamenta dovrebbe ragionare sull’offerta che è capace di proporre. Per esempio credo che la città dovrebbe dotarsi di più attività deputate alla vendita di gadget e di souvenir capaci di raccontare il brand Salerno».

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