Bulli, rifiuti e bottigliate a piazza Gloriosi,
l’assedio dei «ragazzi della Block»

Bulli, rifiuti e bottigliate a piazza Gloriosi, l’assedio dei «ragazzi della Block»
di Barbara Cangiano
Martedì 29 Giugno 2021, 06:25 - Ultimo agg. 23:15
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«Ormai non si dorme più». Esordisce così Angelica Costantino, mentre indica piazza Gian Camillo Gloriosi, nel cuore di Torrione. «Fino a tarda notte è un festival di urla e schiamazzi, di gare con gli scooter e di bottigliate. Prima potevamo almeno sperare di riposare dal lunedì al giovedì. Adesso, con la chiusura delle scuole e l’arrivo dell’estate, ogni giorno è uguale a un altro». A turbare la quiete dei residenti sono infatti gruppi di ragazzini, spesso minorenni, che si trattengono in piazza tirando l’alba, anche quando i locali della zona abbassano le saracinesche. Da tempo, ormai, una porzione di movida si è spostata nella zona orientale, dove ha messo radici. E in breve, quelli che erano i problemi del centro storico, sono diventati i problemi di altre aree cittadine. «Ma bisogna essere onesti - dice Gianluigi Loffredo - Il problema non è dato dai locali, perché per fortuna sono gestiti da persone perbene che comprendono le nostre necessità. È l’inciviltà di questi giovani che ci rende la vita difficile. E provare a redarguirli è impossibile, perché fanno anche peggio. Inutile sperare nelle forze dell’ordine, perché non intervengono, a meno che non accada qualche rissa o qualche episodio di criminalità». L’ultimo risale a meno di una settimana fa, quando una sessantenne fu strattonata e scippata della collanina. E l’anno scorso un ventenne fu prima colpito con calci e pugni e poi accoltellato. «Ma non è un caso isolato, perché di scippi e aggressioni se ne sono verificati tanti in zona, in particolare nell’area del vicino mercato di via Robertelli»”. I problemi non finiscono qui. Orlando Pierro, fiorista, sta spazzando l’esterno del suo chiosco: «Se non lo faccio io, chi lo fa? Basta guardarsi intorno. C’è sporcizia ovunque, alberi non potati. Siamo rovinati, altro che città turistica. Gli schiamazzi? Non ne so nulla perché alle 20 smonto. Ma ogni mattina trovo tracce di urina intorno alla mia attività commerciale, quindi è capace che siano i ragazzi». Pierro indica le chiome degli arbusti che si stanno quasi accasciando al suolo e che impediscono, in alcuni tratti, il passaggio: «Diventa pericoloso, non capisco che cosa si aspetti». In piazza le panchine sono malconce. Le aiuole aride e in alcuni casi piene di rifiuti. Del restyling messo in campo neppure un mese fa dagli attivisti di Coraggio Salerno sembra non esserci più nessuna traccia. Piante e fiori innestati dopo un paziente lavoro di pulizia e concimazione dei terreni sono stati infatti rubati. O distrutti da qualche vandalo. Stessa sorte è toccata a un albero della piazza, denuncia Guglielmo Gambardella: «Il problema è atavico. Sono anni che chiediamo maggiore pulizia e manutenzione per quest’area, ma nessuno ci ascolta. Periodicamente si trovano dei cumuli di rifiuti. In particolare la mattina del sabato e della domenica. È il risultato delle notti brave di quanti si trattengono qui consumando pizze, birre e panini, per poi lasciare lattine e cartacce ovunque». Sono quelli della Block, nome che in gergo i ragazzi danno a piazza Gloriosi, dove per lunghi anni c’era un punto Blockbuster. Alfonso Angrisani, admin di una pagina Facebook dedicata a chi ama Torrione e vorrebbe preservarla dall’inciviltà, è tranchant: «Quest’area è diventata invivibile. Una pattumiera a cielo aperto che di notte è terra di nessuno. I residenti sono esasperati, perché tra rifiuti e schiamazzi è diventato davvero complicato resistere». In zona non esiste un comitato di quartiere, ma Angrisani ha avanzato più di una proposta all’amministrazione comunale: «Innanzitutto credo che si possano coinvolgere i tanti anziani che vivono qui, investendoli della responsabilità di stanare chi non rispetta le regole. Poi le aiuole dovrebbero essere adottate dai commercianti, che sarebbero felici di dare un tocco di garbo e di migliorare l’esterno delle proprie attività, assodato che il terziario langue e le attività di quartiere stanno progressivamente scomparendo.

Infine credo che per salvare piazza Blockbuster da questa fine indegna, sia utile darle una destinazione d’uso diversa». L’idea è quella di trasformarla in un palcoscenico all’aperto per ospitare i concerti delle band del territorio. «In questo modo - continua Angrisani - si darebbe la possibilità a tanti giovani che non trovano spazio nei locali di potersi esprimere». Pensa invece a mercatini vintage e mostre floreali, Antonella Meoli: «Un tempo qui si organizzavano queste iniziative. E la piazza era più pulita, oltre che ben frequentata».

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