Capaccio-Paestum, turista scopre una tibia umana sulla spiaggia

Il ritrovamento choc di un turista tedesco

La tibia ritrovata sulla spiaggia
La tibia ritrovata sulla spiaggia
di Antonio Vuolo
Lunedì 4 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 5 Marzo, 07:27
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Resti di ossa sono stati rinvenuti, ieri mattina, sulla spiaggia di Licinella, nel territorio di Capaccio Paestum. Le onde del mare hanno restituito parte di una tibia e di un piede, presumibilmente appartenenti ad un uomo, considerata la tipologia di calzino e scarpa sportiva ritrovati insieme all'arto mutilato. Il ritrovamento è stato segnalato da un turista tedesco che, mentre passeggiava sulla battigia con il suo cane, ha fatto la scoperta macabra nelle vicinanze di una struttura balneare, chiusa in questo periodo dell'anno. Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri della stazione di Capaccio Scalo, sotto la direzione del luogotenente Giuseppe D'Agostino, per garantire la messa in sicurezza del luogo e l'avvio immediato delle indagini. Una volta avvisata l'Autorità Giudiziaria, il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno ha disposto il sequestro dei resti ossei ritrovati, che saranno sottoposti a tutti gli esami del caso al fine di identificare la vittima tramite l'analisi del Dna. Le indagini, su delega della Procura di Salerno, sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Agropoli che mirano a fare luce su questa inquietante scoperta, che ha scosso la giornata festiva nella Città dei Templi. Per avere il quadro più chiaro sul tragico ritrovamento bisognerà attendere, tuttavia, i risultati degli esami eseguiti sui resti ritrovati per poi poterli incrociare con quelli di eventuali persone scomparse e/o ricercate. 

I militari dell'Arma sono già al lavoro per verificare, infatti, eventuali segnalazioni e/o denunce di persone scomparse in zona negli ultimi tempi. Ma al momento non ci sarebbero riscontri. Il fatto che il calzino e la calzatura sportiva siano stati ritrovati non particolarmente erosi, nonostante l'azione del mare, lascerebbe presupporre che i resti appartengono ad una persona deceduta recentemente. Non è esclusa neppure l'ipotesi che possa trattarsi di un migrante morto nel Mediterraneo, durante una delle tante traversate verso l'Italia. Non è del resto la prima volta che i resti di una persona deceduta in mare vengono trascinati dalle correnti a migliaia di chilometri di distanza dal luogo esatto della tragedia. Emblematico, nel salernitano, il caso di Francesca Mansi, la 25enne deceduta nel 2010 durante l'alluvione che colpì Atrani, il cui cadavere fu trovato in mare settimane dopo alle Eolie. Intanto, quella di ieri, resterà una giornata che difficilmente dimenticherà il turista tedesco, protagonista del macabro ritrovamento mentre stava passeggiando sull'arenile della Città dei Templi con il cane. L'uomo, approfittando della bella giornata di sole, aveva deciso, infatti, di trascorrere un po' di tempo in riva al mare cilentano per rilassarsi insieme al suo amico a quattro zampe. È stato proprio l'animale, abbaiando, ad attirare l'attenzione del padrone che, avvicinatosi, ha fatto la tragica scoperta. Immediatamente è scattata la segnalazione al 112 ed i carabinieri della locale stazione si sono precipitati sul posto. Il tragico ritrovamento dei resti ossei sulla spiaggia di Licinella richiama inevitabilmente l'attenzione su altre due tragedie del mare che hanno scosso recentemente la comunità locale. A fine dicembre, infatti, proprio a largo della Licinella perse la vita un sub 65enne di Agropoli, Eustachio Sorvillo, mentre tentava di disincagliare dal fondale la rete di un peschereccio. Pochi giorni dopo, invece, all'inizio del nuovo anno, un pescatore agropolese di 70 anni, Massimiliano Pisciottano, fu rinvenuto cadavere a bordo di un'imbarcazione, spiaggiatasi sul litorale al confine tra i comuni di Capaccio Paestum ed Agropoli, con le gambe impigliate nei rulli utilizzati per il traino delle reti. 

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