Cicerale, Niveo e Peppe Cirillo in concerto per la Festa di San Giorgio

Un fitto programma di eventi

Niveo
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Venerdì 18 Agosto 2023, 15:03
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Un fitto programma di eventi per quella che è la festa di San Giorgio Martire di Cicerale, iniziata il 16 e che continuerà fino al 20 agosto.

Il nobile passato, la vitalità e l’operosità di Cicerale trovano il loro simbolo nel santo patrono: Giorgio, l’indomito cavaliere che vinse un orribile drago nel segno di Cristo. Inoltre, il nome del santo deriva dal greco gheorgòs, “contadino”, e sembra richiamare un’altra “gloriosa” tradizione del paese: i ceci, talmente unici e gustosi da meritare un accurato disciplinare di produzione che impone la coltivazione biologica certificata AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica).

Le attività previste:

Venerdì 18 agosto: 

Ore 18:00, Santa Messa e a seguire processione con la religua di San Giorgio per le vie del paese;

Ore 21:00, concerto di Peppe Cirillo, il cantautore della più raffinata musica folk del meraaviglioso Cilento;

Ore 23:00, spettacolo comico de I Villa Per Bene.

Sabato 19 agosto:

Ore 8:00, arrivo della banda e giro per il paese;

Dalle ore 17:30 alle 19:30, funzioni religiose e processione con a seguire spettacolo di fuochi pirotecnici;

Ore 22:00, concerto di Niveo, giovane artista concorrente di Amici 2022.

Domenica 20 agosto:

Ore 20:30, spettacolo di Terry Dance a cura di Teresa Marino;

Ore 23:30, "Incanto" a cura di Aurelio Valva;

Ore 24:00, estrazione biglietti della lotteria.

Cicerale

L’origine del toponimo Cicerale è verosimilmente spiegata dal motto che campeggia nello stemma comunale: Terra quae cicera alit, “Terra che nutre i ceci”.Percorrendo l’antica via Poseidonia, che da Paestum si snoda attraverso il Cilento, si giunge a Cicerale, borgo d’origine medievale che domina fieramente sul corso del fiume Alento.

Il paesaggio circostante,pervaso dalla rigogliosa e incontaminata Macchia mediterranea, custodisce i suggestivi segni della storia: le vestigia delle civiltà classiche, gli antichi eremi bizantini e benedettini, le aspre fortezze longobarde e le austere torri normanne. Il risultato è un’inedita combinazione tra il fecondo riserbo dei luoghi e la spudorata bellezza della natura: un richiamo irresistibile per i conquistatori del passato e per i turisti di oggi.

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