Salerno, 400 posti per il concorso nelle scuole ma i precari sono migliaia

Una cattedra su sei va a Salerno, i sindacati: penalizzati quelli che hanno investito nella formazione

Aule vuote
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di Gianluca Sollazzo
Giovedì 14 Dicembre 2023, 06:50
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Nuovi concorsi nella scuola, pochi posti a disposizione e precari costretti a tentare la carta della fortuna al nord. In palio tra Salerno e provincia appena 400 posti per i vari ordini di scuola. Da mesi migliaia di precari salernitani attendevano l’avvio delle procedure concorsuali finanziate col Piano nazionale di ripresa e resilienza. In tanti speravano nella stabilizzazione. Ma il via ai nuovi concorsi finirà per accontentare in pochi. Nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione e del merito ha pubblicato i bandi per l’avvio sia del concorso straordinario “ter” per le scuole medie e superiori, sia per la scuola dell’infanzia e primaria. In Campania sono in palio 1.415 cattedre suddivise nei vari ordini di istruzione. Nel Salernitano sono in palio appena 400 posti secondo le prime proiezioni che arrivano dagli uffici sindacali della provincia. «Solo una cattedra su sei sarà destinata alla provincia di Salerno»: segnalano preoccupati i sindacati locali. Una doccia gelata. 
I NUMERI
In Campania alla scuola dell’infanzia sono disponibili 79 cattedre (68 di posto normale e 11 di posto di sostegno); alla scuola primaria c’è spazio per 156 assunzioni (121 su posto normale e 35 su posto di sostegno); alla scuola media spazio per 511 assunzioni nelle varie materie; alle scuole superiori invece posto per 669 nuovi professori. Nel Salernitano numeri ovviamente più ridotti e proporzionati alle disponibilità delle scuole: 20 assunzioni previste – secondo i sindacati – per la scuola dell’infanzia, 30 per la scuola elementare, 100 per la scuola media, 250 per la scuola superiore. Ovviamente i contingenti provinciali per le assunzioni saranno rese note solo in estate. 
I SINDACATI
Ma i sindacati guardano più avanti e scattano una fotografia non proprio positiva delle prossime assunzioni. «A fronte di una disponibilità di 30.216 posti vi è prevalenza di disponibilità al Nord rispetto al Mezzogiorno – dichiara Enzo Pastore, segretario provinciale Cisl scuola Campania - In Campania tra posti comuni e posti di sostegno vi saranno disponibilità per soli 1.400 posti e a Salerno saranno all’incirca 400 per ogni ordine e grado. Una magra consolazione per i tanti aspiranti docenti che hanno investito in formazione che non troveranno sistemazione nella propria provincia». E quindi si prevede una maxi ondata di “trasferimenti” al nord per tentare la fortuna. «I numerosi precari salernitani – rincara Pastore - dovranno optare per altre regioni per poter sperare in una stabilizzazione nel mondo della scuola con conseguente disagio di tipo economico e fisico». Tutto questo in una provincia che ha visto partire per le province del nord Italia per 24 mila precari alla ricerca di una supplenza da agosto fino ad oggi. Polemica anche la Uil scuola Salerno. «Nonostante i numerosi incarichi che ogni anno vengono assegnati a personale non di ruolo – denuncia Susy Parrillo, referente territoriale Uil scuola Salerno - i posti che saranno messi a concorso nella regione Campania sono davvero insufficienti per le realtà del nostro territorio: la maggiore disponibilità si riscontra invece nelle regioni del nord, con percentuali particolarmente elevate per il sostegno».

Per Parrillo «ci ritroveremo il prossimo anno scolastico, dunque, nella provincia di Salerno, ad assistere ad una situazione che si ripete con puntualità ogni settembre: cattedre privi di docenti di ruolo, un numero esorbitante di supplenti, che continueranno ad accumulare anni di precarietà e alunni a cui non viene garantita la continuità didattica». Sullo sfondo un esercito dei precari quasi interminabile. In lista da anni ancora 1.303 precari storici inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e ben 48 mila precari inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze annuali. La maggioranza sarà costretta a fare le valigie verso la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana.

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