Il giallo del prete e della parrocchiana a Oliveto Citra: «Basta circo mediatico, tuteliamo i bambini»

La presa di posizione dell’associazione che segue la donna: «Vorrebbe solo essere lasciata in pace, è vittima due volte»

La chiesa madre di Oliveto Citra
La chiesa madre di Oliveto Citra
di Margherita Siani
Giovedì 14 Dicembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 14:44
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L’elemento debole della vicenda legata al parroco di Oliveto Citra, che sta monopolizzando l’interesse nazionale, sono i bambini, i tre figli minori della giovane donna. La vicenda personale di due adulti segue una sua strada, quella che i bambini subiscono, loro malgrado. 

«Stiamo uscendo fuori di senno, stiamo assistendo ad una scabrosa insensibilità nei confronti dei tre minori coinvolti, sconvolti, feriti e sofferenti - scrivono dall’associazione To Zion Terra promessa, che si sta curando della ragazza e della denuncia inoltrata contro il marito per violenza di genere - Altri bambini sono venuti a conoscenza di tanti fatti e falsità, dai programmi televisivi, i minori vanno protetti e tutelati e invece li stanno triturando e distruggendo, al di là di ogni verità o falsità». I bambini, infatti, frequentano regolarmente la scuola e vivono la comunità scolastica. Ma l’associazione si chiede: «Chi aveva interesse, a distanza di oltre due mesi, a far venire fuori questa storia deformata e manipolata? Il marito? Qualche sciacallo?». «È anche evidente - spiegano dall’associazione - che le informazioni di carattere canonico emerse sono tecniche e dettagliate a fronte di documenti riservati e inaccessibili.Esiste una fuga di notizie ad opera di chi è vicino alla Curia, o da parte dell’autore stesso della missiva, che chiaramente, non è un incompetente in materia».

Più aspetti si intrecciano intorno ad un fatto sicuramente privato, legato al parroco e alla ragazza, ma anche intorno alla vita di questa giovane donna, già segnata da un vissuto difficile, sin da bambina, divenuta moglie e mamma molto presto. Una donna con fragilità importanti, che ha vissuto maltrattamenti e, ad un certo punto, ha incontrato un parroco che l’ha aiutata. Una donna che diventa ora vittima di nuovo, stavolta di una curiosità mediatica senza fine, che dimentica la storia drammatica di quei maltrattamenti denunciati alla Procura, che hanno indotto la donna a scelte drastiche. La donna è oggi in un luogo protetto, lontana dal marito da cui è fuggita due mesi fa. Intanto continua ad aleggiare il gossip che alimenta sè stesso.

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E chi è più vicino alla ragazza riferisce che il suo desiderio è solo di essere lasciata in pace, di non essere più assediata da notizie che colpiscono innanzitutto indirettamente i suoi bambini, inconsapevoli protagonisti del circo mediatico. Mentre le luci delle telecamere sono accese, in tribunale si consumano atti, attesi per i prossimi giorni probabilmente, che dovranno sancire proprio il percorso di tutela della donna e dei bambini.
 

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