Alta velocità sindaci divisi, ok alla nuova stazione di Padula

Atena Lucana perde la fermata inizialmente prevista per valorizzare la Sicignano-Lagonegro come tratta storica

Il dibattito a Padula
Il dibattito a Padula
di Pasquale Sorrentino
Mercoledì 13 Dicembre 2023, 07:00
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Mentre il percorso dell’Alta velocità che attraverserà il Vallo di Diano scorre nel progetto tridimensionale sullo schermo, centinaia di persone assistono in silenzio. È la scena che si vive nella Certosa di San Lorenzo a Padula, uno dei due luoghi scelto da Rete Ferroviaria Italiana per il confronto pubblico per il lotto B, quello che va da Romagnano al Monte a Buonabitacolo, nell’ampio progetto che collegherà Salerno a Reggio Calabria. Il lotto B riguarda in gran parte il Vallo di Diano e prevede una stazione a Padula. La visione del progetto è accolta con un applauso dal folto pubblico.

Tuttavia non tutti sono soddisfatti o sereni di fronte al progetto. Nel primo appuntamento di ieri, quello del confronto con i sindaci sono stati soprattutto i sindaci di Polla, Massimo Loviso, e di Atena Lucana, Luigi Vertucci, ad avanzare dubbi. Il primo perché il percorso così come immaginato - secondo Loviso - andrebbe a creare problemi urbanistici e idrogeologici nel suo Comune. Il secondo ha ricordato che la stazione doveva sorgere ad Atena Lucana e ha chiesto i motivo del cambio. La motivazione è da ricercare nell’esistenza di quella della Sicignano Lagonegro e nella possibilità di farla diventare tratta storica. Gongolano invece i sindaci di Padula, Montesano e Buonabitacolo (che presente addirittura un progetto avveniristico). Ha a introdotto e coordinato i lavori, alla presenza de vertici Rfi, Roberto Zucchetti, coordinatore dalla Commissione nazionale dibattito pubblico. Presenti, inoltre, il responsabile del progetto, Marco Marchese e Pietro Bruni, della Direzione Investimenti di Rfi, Nicoletta Antonias, responsabile delle infrastrutture sostenibili di Rfi, e tecnici di Italferr. Durante l’incontro pomeridiano sono stati numerosi gli interventi di cittadini e rappresentanti del territorio. 

Da sottolineare quello di Francesco Ferrigno, il quale ha ricordato il pericolo di attenzioni da parte della criminalità organizzate su un affare che si prospetta milionario, chiedendo garanzie e massima attenzione da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine. I vertici di Rfi hanno mostrato nei due incontri i vari particolari del progetto che prevede gallerie e viadotti che andranno comunque a modificare l’area orientale del Vallo di Diano. Dopo i due incontri di ieri sono previsti altri tavoli istituzionali per poi dare vita alla parte attiva e fattiva del progetto.

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Per quanto riguarda il nome della cruciale stazione dovrebbe portare il nome di Vallo di Diano, probabilmente con l’aggiunta di Padula, Comune dove fisicamente sorgerà.

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