Covid a Salerno, la rivolta dei sindacati
della Giustizia: «Chiudete la cittadella»

Covid a Salerno, la rivolta dei sindacati della Giustizia: «Chiudete la cittadella»
di Angela Trocini
Lunedì 2 Novembre 2020, 06:10 - Ultimo agg. 19:35
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Il grave evolversi della situazione epidemiologica legata all’emergenza Covid 19 con il raggiungimento di un numero sempre più elevato di contagi, mette in allarme i dipendenti del comparto giustizia salernitano che chiedono «regole più stringenti». Ma la preoccupazione investe anche i penalisti che hanno chiesto un incontro urgente al presidente sezionale dell’Anm, Piero Indinnimeo, proprio per la gestione dell’attività giudiziaria legata all’emergenza Covid. L’avvocato Luigi Gargiulo, presidente della Camera penale salernitana, ritiene «incompatibile l’attuale gestione dello svolgimento dell’attività giudiziaria con l’emergenza sanitaria in corso». La convocazione dell’incontro, quindi, è finalizzata a concordare e sviluppare intese e linee guida da seguire per lo svolgimento dell’attività giudiziaria che, da un lato, «impediscano la completa paralisi del settore giustizia» ma, al tempo stesso, «contemperino le imprescindibili esigenze di salute pubblica». Già nelle scorse settimane, i penalisti salernitani avevano chiesto ai vertici degli uffici giudiziari il «ripristino, per un periodo limitato di tempo ma non inferiore a cinque settimane, del protocollo relativo al numero di processi da trattare quotidianamente davanti ad ogni singolo giudice, alle modalità di accesso alla cittadella giudiziaria e alla presentazione degli atti, già in vigore nel periodo strettamente legato all’emergenza Covid precedente, ritenendo incompatibile il numero di processi che attualmente ogni giorno viene trattata proprio a causa dell’emergenza sanitaria».

E l’adozione di misure più stringenti viene richiesta anche dalla Uilpa Giustizia che, inviando una nota al presidente del tribunale, al presidente di corte d’appello e al procuratore generale, ha chiesto la chiusura degli uffici della cittadella sia per consentire la sanificazione approfondita di tutti i locali ma anche per l’attesa dei risultati dello screening effettuato (che terminerà mercoledì) su tutto il personale giudiziario, di magistratura e polizia giudiziaria, al fine di circoscrivere il contagio da Covid: «Con i risultati degli screening effettuati», afferma il coordinatore provinciale Uilpa Giustizia, Marianna De Martino, «si possono individuare con chiarezza i focolai ed interrompere con decisioni mirate la catena dei contagi. A mio avviso la sanificazione dovrebbe essere estesa a tutti gli uffici della cittadella giudiziaria e non solo alla palazzina B, come è avvenuto sabato».

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