Da Palomonte agli Uffizi, Ilaria Rosolia conquista uno dei musei più belli al mondo grazie alla fotografia. In uno scatto, che fa parte della collezione di autoritratti, c’è tutta la bellezza e la potenza di una immagine che questa fotografa ed esperta di arti visive ha impresso nelle Gallerie degli Uffizi, a Firenze.
Una sua opera arricchisce la collezione del museo, insieme alle immagini di Giuseppe Penone e Liu Bolin. Sono considerati tre degli artisti contemporanei più influenti al mondo e sono loro i tre autoritratti esposti al pubblico, raffiguranti tre diverse tendenze dell’arte contemporanea.
Ilaria Sagaria è di Palomonte, studi all’Accademia delle Belle arti di Napoli, pittura e fotografia sono la sua specializzazione, ma è soprattutto sulla seconda che si è concentrata in molti anni di studio, di ricerca continua per la perfezione. Un’artista a tutto tondo, non nuova agli Uffizi. Già due anni fa, infatti, una sua mostra mise a confronto arte antica e moderna, e vide Ilaria Sagaria insieme a Gianlorenzo Bernini.
Il direttore Schmidt ha presentato le tre opere e i tre artisti agli Uffizi, focalizzando l’attenzione sul loro valore e accostando l’immagine di autoritratto di Ilaria Sagaria a quella della Madame del Parmigianino.
L’opera della fotografa di Palomonte, che da quindici anni vive fuori tra studio e lavoro – insegna in un liceo artistico milanese, ancora da precaria e in attesa di un incarico per l’anno scolastico 2023/24 - si focalizza sulla realtà che tutto sembra distorcere e manipolare. Ed è una immagine molto moderna, che richiama i social con loro filtri che in tantissimi casi si utilizzando per modificare e mistificare la realtà, trasformandola in ciò che non è. La foto richiama la dismorfofobia.