Salerno, rione Fornelle: raccolta fondi per i nuovi murales di Gatto dopo la riqualificazione urbana

Per la Fondazione Gatto si tratta di una attrattiva turistica: già ci sono finanziamenti europei per 20mila euro ma ora si chiede anche ai privati

Un murales con un verso di Gatto
Un murales con un verso di Gatto
di Barbara Cangiano
Domenica 17 Marzo 2024, 06:50
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L'obiettivo è quello di creare un parco della poesia urbana, affidato a “vecchie” firme e new entry di prestigio, con lo scopo di rigenerare urbanisticamente, uno dei quartieri più antichi della città, le Fornelle. L'intervento potrebbe iniziare già a partire da fine aprile, con la consegna dei primi lavori di restyling finalizzati alla messa in sicurezza e all'efficientamento energetico per la riqualificazione degli spazi pubblici del rione, che hanno obbligato alla rimozione delle opere che, negli anni, hanno contribuito non solo a diffondere la poesia, da Alfonso Gatto a Mariano Baino, ma anche a rivoluzionare l'identità di un'area storica della città, oggi è diventata tra i principali attrattori turistici grazie all'intervento messo in campo dalla Fondazione Gatto e da una scuderia di artisti internazionali.

IL PIANO

Calligrafie e murales che verranno progressivamente rimossi per consentire l'intervento, verranno ripristinati ed arricchiti da nuove opere grazie a un finanziamento di 20mila euro di fondi europei relativi al programma «Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica» e ad una raccolta fondi che sarà attivata dalla Fondazione Gatto: «Sia la parte politica che la parte tecnica si sono attivate con celerità per intercettare questi fondi, che non provengono dalle casse comunali ma sono relativi a un budget di finanziamenti europei: ci consentiranno di partire subito per la riqualificazione del quartiere. Ringrazio chi per primo ha creduto nel nostro progetto, l'ex assessore all'Urbanistica Mimmo De Maio, il nuovo assessore Dario Loffredo e il sindaco Vincenzo Napoli e gli ingegneri Micillo e Campisi – spiega Filippo Trotta, presidente della Fondazione Gatto – L'importo è un segnale importante anche se non sarà sufficiente a coprire tutte le spese. Per questo lavoreremo su due fronti: da una parte daremo il via a una raccolta fondi per sensibilizzare la cittadinanza, dall'altra proveremo ad ottenere sponsorizzazioni private anche da parte di multinazionali interessate a investire sul tema della rigenerazione urbana».

GLI OBIETTIVI

Argomento, quest'ultimo, di cui ultimamente si parla sempre più spesso. «Dieci anni fa, quando presentammo il progetto con Pino Rescigno e Valeriano Forte, il tema era praticamente sconosciuto. Siamo stati pionieri e ci fa piacere constatare che molti hanno seguito il nostro esempio e che l'amministrazione abbia dimostrato sensibilità nei confronti di questo settore. Per quello che riguarda la Fondazione il nostro non è stato né sarà un contest legato alla street art, ma un progetto di poesia urbana che andrà ad arricchirsi di nuovi elementi». Le poesie che andranno ad impreziosire gli edifici delle Fornelle saranno infatti in lingua originale, «per consentire ai sempre più numerosi turisti che vanno a visitarle di poter usufruire in pieno dell'opera». Inoltre i lavori più importanti saranno dotati di un Qr-code che permetterà a tutti gli interessati di ricevere le notizie sugli autori, dalla vita alle opere, dalla poetica all'influenza avuta su altri artisti. Tra i “ritorni” da menzionare c'è sicuramente quello di Ivan Tresoldi, poeta e artista di strada, da sempre vicino ai progetti della Fondazione Gatto.

Tra le new entry, invece, potrebbero esserci due firme prestigiose, invitate a partecipare e dalle quali Trotta è in attesa di una risposta: Zerocalcare e l'australiano Guido van Helten. Un tassello in più che candida Salerno a diventare uno degli hub della poesia visiva. È bene infatti ricordare che il Ministero ha attivato un albo dedicato alle opere di creatività urbana, una sorta di atlante nel quale rientra anche il progetto delle Fornelle e che la Regione Campania ha un legame con l'Osservatorio nazionale della creatività urbana per intraprendere azioni a tutela di tutti i progetti in atto.