Salerno, Cirielli: «De Luca, Roberti e il Pd chiedano scusa a Gambino»

Il vice ministro Cirielli all'attacco dopo l'assoluzione dell'ex sindaco di Pagani: "Intreccio tra toghe e i dem"

Il vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli
Il vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli
Giovedì 7 Dicembre 2023, 00:05 - Ultimo agg. 12:52
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«L'assoluzione finale con la motivazione 'perché il fatto non sussiste' dopo 12 anni di processi e 2 anni di custodia cautelare ripropone drammaticamente il tema della malagiustizia, della necessaria riforma e dell'intreccio tra toghe e Pd. Da componente del Governo, non potrò presentare atti parlamentari come è avvenuto in passato per denunciare la persecuzione giudiziaria subita dal centrodestra salernitano nel periodo in cui Roberti era procuratore della Repubblica. Lo chiederò ai parlamentari del mio gruppo». A dichiararlo in una nota è il vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli (FdI).

«Gambino - aggiunge - fu la punta dell'iceberg di una serie di inchieste intentate contro di me e il mio partito (allora il Pdl) tutte finite nel nulla, mentre De Luca era sindaco di Salerno e si preparava a conquistare la Regione.

Cosa che avvenne proprio grazie ai voti di Salerno, dove le inchieste giudiziarie dirette da Roberti disarticolarono il centrodestra alla guida della Provincia». «La storia - chiarisce Cirielli - dice che Roberti diventò prima assessore regionale della Giunta De Luca e poi eurodeputato con i suoi voti, non disdegnando quelli delle 'fritture di pesce'. L'allora presidente della Corte d'Appello di Salerno, Tringali, che condannò Gambino per concussione - condanna annullata in Cassazione e cancellata dalla Corte d'Appello di Napoli - è ora assessore comunale nel deluchiano Comune di Salerno».

«Servirà una Commissione parlamentare d'inchiesta per verificare se dietro tutte queste coincidenze ci fu una strategia e illeciti magari compiuti grazie a forze di polizia deviate. Rimane il fatto umano e politico. Per questo Roberti, De Luca e il Pd dovrebbero iniziare a chiedere scusa ad Alberico Gambino», conclude Cirielli. 

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