Niente fondi per Giovani in biblioteca, polemiche per i ritardi del Comune di Eboli

«L’ammontare del finanziamento di 150mila euro sarebbe risultato utile a riqualificare la nostra biblioteca e a sovvenzionare i progetti delle associazioni»

La biblioteca di Eboli
La biblioteca di Eboli
di Laura Naimoli
Giovedì 22 Febbraio 2024, 12:00
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Il Comune di Eboli perde 150mila euro per il progetto Giovani in Biblioteca e trascina con sé altre tre associazioni che avevano partecipato al bando. La storia risale all’autunno 2022, quando l’attuale consigliera Alessia Palma era assessore alle politiche giovanili.

Una profonda delusione per le associazioni, un’amara sconfitta per l’ente che, fino ad ora, non può certo vantare di aver favorito grandi opportunità per i giovani. Basti pensare alle polemiche ha suscitato l’esclusione dal servizio civile universale che, invece, ha registrato un vero e proprio boom di candidati in tutta la Campania. Ora pure la stangata sulla biblioteca e su un progetto, nello specifico, pensato per i giovani e proposto da giovani. Il problema è sempre nel rispetto delle scadenze. Così l’associazione Onmic, partner del Comune di Eboli nel progetto, risultato ammissibile ma non finanziabile, insieme all’associazione Cinema Social aps e alla cooperativa sociale Amanuel, ha espresso rammarico per l’infelice circostanza.

«Insieme alla qualità del progetto, ricoprivano particolare importanza le tempistiche di presentazione dello stesso. Compito del Comune di Eboli era quello di presentare il progetto in tempi congrui. Dal decreto si evince come siano stati finanziati tutti i progetti presentati prima del 27 ottobre 2022. Essendo stati messi a conoscenza di tale bando solo a settembre 2022, in pochi giorni gli enti hanno presentato il progetto definitivo al Comune di Eboli. L’ammontare del finanziamento di 150mila euro sarebbe risultato utile a riqualificare la nostra biblioteca e a sovvenzionare i progetti delle associazioni.

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Non possiamo che mostrare il nostro rammarico per questa, ennesima, opportunità persa - fa sapere Onmic - rimaniamo, inoltre, ancora in attesa di novità sulla figura del Garante della persona disabile, da noi richiesta ormai nel lontano 2021». 
 

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