Il mare rallenta la Geo Barents, i racconti dei migranti: ho perso una bimba nel viaggio

«Prenderemo in carico soltanto venti minori a Salerno», precisa l’assessore De Roberto

Il mare rallenta la Geo Barents
Il mare rallenta la Geo Barents
di Petronilla Carillo
Domenica 11 Dicembre 2022, 06:15 - Ultimo agg. 10:25
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«Al momento dell’annuncio dello sbarco, sulla Geo Barents a Salerno c’è stato un boato di gioia. Alcuni non gioivano, guardavano in disparte il mare. Ci è già accaduto, molti di loro hanno alle spalle esperienze talmente traumatizzanti che non basta sapere loro che arriveranno in un porto sicuro per dimenticare tutto quello che è successo. Alcune ragazze che viaggiano sole pensavano invece di essere in un sogno». Lo racconta Candida Lobes, operatrice umanitaria di Medici Senza Frontiere a bordo della Geo Barents. «A bordo c’era anche una ragazza del Camerun, scappata dal marito violento che a causa delle botte le ha provocato due aborti - ha aggiunto - Dopo aver avuto una bambina ha deciso di scappare con la piccola, ha attraversato la Nigeria, il Niger, l’Algeria e la Libia. La piccola si è ammalata e non avendo lei la possibilità di curarla perché stavano attraversando il deserto, è morta. L’ha seppellita nel deserto e ha proseguito il viaggio. In Libia è rimasta alcuni mesi e alcune persone sue connazionali l’hanno aiutata e oggi è qui. All’annuncio dello sbarco non ha gioito, pensava alla sua bambina e ai due figli che ha lasciato a sua madre in Camerun e che non vede l’ora di riabbracciare». 

È stato il prefetto di Salerno, Francesco Russo, ad aprire il vertice inter istituzionale ieri mattina per far partire la macchina dei soccorsi.

Per il governo italiano Salerno è «un porto sicuro», per la prefettura e il Comune, invece, c’è un «sistema» che funziona bene. Del resto, quello di oggi, è il 25esimo sbarco che avviene in città. E, numeri alla mano, anche quello con meno persone: 138 in meno anche rispetto a quello della scorsa estate. Così, a parte qualche richiesta di collaborazione operativa fuori provincia, a causa della contemporanea allerta meteo anche a Casamicciola che ha impegnato molte forze della Protezione civile regionale, nel pomeriggio di ieri era già tutto pronto per accogliere i 248 immigrati in arrivo a bordo della Geo Barents di Medici senza frontiere. Unica incertezza l’orario di arrivo della nave, proprio a causa delle pessime condizioni del mare. In linea di massima l’attracco è previsto al molo 3 Gennaio per le 7 di stamattina. 

«La nave viaggia a 5 nodi e si prevedono 19 ore fino all’arrivo nelle nostre acque - ha commentato il sindaco Vincenzo Napoli nella mattinata di ieri, al termine della riunione con la prefettura - Non potrà restare in rada per le condizioni meteomarine avverse, perché abbiamo il mare che sta crescendo, quindi devono sbarcare subito. Questo accelera i tempi dell’organizzazione. Ma, credo che saremo in grado di reggere l’urto». Del resto tutto è stato sincronizzato, compreso gli sbarchi che avverranno a piccoli gruppi man mano che saranno pronti i bus per il trasferimento. Il piano prevede, comunque, che i tamponi vengano eseguiti a bordo per evitare ulteriori stress ai 248 stranieri che da giorni combattono a bordo della Geo Barents contro le pessime condizioni del mare. Per il resto tutto è stato organizzato nel dettaglio. «Prenderemo in carico soltanto venti minori a Salerno - precisa l’assessore alle Politiche sociali Paola De Roberto - Gli altri sessanta verranno trasferiti a Taranto. Abbiamo predisposto per loro le brandine in una scuola, in caso di problemi dell’ultimo minuto, ma il piano approvato prevede il trasferimento direttamente nei centri di accoglienza subito dopo l’identificazione». Per tutti, comunque, ci sarà una prima accoglienza ed un pasto caldo (quest’ultimo garantito dalla Caritas) presso la sede della Croce rossa nella zona est della città. In serata, però, arriva la nota del Comune nella quale si precisa che «Il Comune è pronto a fare la sua parte confermando Salerno città solidale. Al tempo stesso s’invoca una diversa e più condivisa ripartizione degli sbarchi per non gravare sempre sugli stessi soggetti specialmente in questo periodo di allerta meteo che impegna uomini e mezzi in modo straordinario sul territorio». 

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