Meccanico morto al posto di blocco,
la Cassazione: impossibile ricostruire

Meccanico morto al posto di blocco, la Cassazione: impossibile ricostruire
di Pasquale Sorrentino
Mercoledì 27 Gennaio 2021, 06:50 - Ultimo agg. 13:11
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Pubblicate, nei giorni scorsi, le motivazioni della sentenza di Cassazione dello scorso 30 settembre, che ha respinto il ricorso presentato dalla famiglia di Massimo Casalnuovo, il giovane meccanico di Buonabitacolo deceduto dopo una caduta nei pressi di un posto di controllo dei carabinieri. 

Era l’agosto 2011. I familiari avevano presentato ricorso contro l’assoluzione del maresciallo Giovanni Cunsolo. Questi era stato assolto in primo grado, condannato in appello. Ma il secondo grado era stato «ripetuto», dopo il rinvio della Cassazione e nell’appello bis era arrivata di nuovo l’assoluzione, poi «confermata» dalla Cassazione cui si erano rivolti i familiari di Massimo, morto a 23 anni. Sono ventisei le pagine delle motivazioni e si concludono così: «è evidente che la sentenza impugnata abbia fatto corretta applicazione del principio del ragionevole dubbio. Non è risultato possibile ricostruire esattamente la dinamica del fatto e, soprattutto, la sua eziologia collegando la caduta e il decesso di Casalnuovo, con probabilità razionale pari alla certezza, al gesto contestato al militare». Si tratta del presunto calcio che il maresciallo avrebbe dato allo scooter dell meccanico. «Un gesto che una parte dell’istruttoria ha anche escluso, legando l’evento alla manovra di investimento del militare da parte del ragazzo e della perdita di controllo del ciclomotore, con conseguente caduta. Alla luce di quanto premesso i ricorsi vanno respinti, con condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali». Nelle motivazioni la Cassazione ha anche spiegato che «La decisione finale non ha confermato la decisione di condanna inizialmente assunta in appello, ma quella di assoluzione di primo grado». Evidenziate anche contraddizioni tra i testimoni che accusavano Cunsolo e la valenza della prova scientifica che non ha evidenziato alcuna azione del maresciallo.

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