Salerno, il report di Libera: il porto è scalo di «fiducia» per gruppi criminali di altre città

Lo scalo di Salerno è vicino alla rete autostradale e per questo comodo

Il porto di Salerno
Il porto di Salerno
di Petronilla Carillo
Sabato 16 Dicembre 2023, 06:45
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«Diario di Bordo. Storie, dati e meccanismi delle proiezioni criminali nei porti italiani»: è il dossier presentato ieri dall’associazione Libera per fotografare le attività gestite dalle organizzazioni criminali nei porti italiani. I dati sono stati elaborati utilizzando la rassegna stampa Assoporti, le relazioni della Commissione Parlamentare Antimafia, della DIA, della DNAA, dell’Agenzia delle Dogane e della guardia di finanza e sono riferibili al 2022. Sarebbero 140 i casi di criminalità registrati in 29 scali marittimi italiani, una media di un episodio ogni 3 giorni. Il maggior numero di episodi nel porto di Ancona (15 casi) segue il porto di Genova con 14 casi e Napoli e Palermo con 11. Complessivamente sono 17, i casi localizzati nei porti della Campania: Napoli e Salerno. La maggior parte di questi, circa sette, riguardano attività di importazione di merce contraffatta dalla Cina (cinque in questo caso i carichi scoperti), India ed Emirati Arabi. Risulta rilevante segnalare anche due casi di traffico illecito di stupefacente, in particolare di cocaina.

L’allarme per il porto di Salerno è stato lanciato dalla Commissione Parlamentare Antimafia (XVIII legislatura) presieduta da Nicola Morra, approvata nel settembre 2022, in cui si afferma che è «tradizionalmente punto di approdo di traffici di sostanze stupefacenti e di merci contraffatte, che spesso fanno capo ad organizzazioni criminali anche non operanti nella provincia».

La Commissione ha riconosciuto la rilevanza del porto non solo a livello nazionale, ma soprattutto come struttura servente per il sistema industriale e commerciale del Centro-Sud: «Gli investimenti pubblici degli ultimi anni rendono l’infrastruttura portuale particolarmente appetibile da parte delle organizzazioni mafiose per i potenziali vantaggi derivanti dall’attività di controllo criminale e per tale ragione la prefettura di Salerno, unitamente alle forze di polizia, presta costante attenzione al porto di Salerno proprio al fine di scongiurare qualsiasi forma di infiltrazione mafiosa». Inoltre lo scalo marittimo salernitano è anche vicino ai più importanti nodi autostradali diretti al sud e al centro Italia. 

In passato, inoltre, la presenza di dipendenti infedeli all’interno delle Dogane avrebbe anche consentito il libero passaggio di merci. Importante, negli ultimi tempi, il ritrovamento di rifiuti provenienti dalla Tunisia, circa 7.900 tonnellate. Ma Salerno si è contraddistinta nel corso degli anni anche perché scalo di partenza per la commercializzazione di rifiuti speciali diretti nei paesi africano, in particolare in Burkina Faso, soprattutto per quanto riguarda la commercializzazione di pneumatici.

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