Salerno, tensione nel carcere di Fuorni: la comandante della penitenziaria presa a schiaffi

La comandante era intervenuta per calmare il detenuto, poco prima una rissa e un carcerato portato in ospedale

L' ingresso del carcere di Fuorni
L' ingresso del carcere di Fuorni
di Petronilla Carillo
Venerdì 15 Dicembre 2023, 19:27 - Ultimo agg. 16 Dicembre, 07:05
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Rissa con feriti al carcere di Fuorni e schiaffi anche alla comandante della polizia penitenziaria. La denuncia arriva, come sempore dai sindacati, precisamente dal Sappe che racconta i momenti di forte tensione che si sono verificati.  È la segretaria regionale per la Campania Tiziana Guacci a spiegare l'accaduto: «Un detenuto ubriaco, ristretto al primo piano del Piano B, nonostante le già evidenti criticità della prima sezione, ha distrutto e dato fuoco alla propria cella. La comandante, tentando di portarlo alla calma,è stata presa a schiaffi. Poco prima, sempre nella stessa Sezione, c’era stata una rissa, con un detenuto portato d'urgenza al pronto soccorso con lacerazioni alla testa». E continua: «Non ci sono più parole per definire le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria. La situazione è a dir poco drammatica. Le aggressioni sono all'ordine del giorno e, nonostante le innumerevoli denunce del Sappe, tutti stanno a guardare e ad aspettare (forse) che accada il peggio».

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe ricorda che «il nostro sindacato da decenni chiede riforme concrete come l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario».

Quindi aggiunge: «Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose. Al Governo Meloni, che pure ha deliberato importanti provvedimenti sul fronte penitenziario chiediamo, oltre alla dotazione del taser per potersi difendere dai detenuti violenti, di fare presto».

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