Salerno, la Madonna Immacolata del tesoro di San Matteo tra i luoghi del cuore della Fai

La statua di un artista napoletano ha ottenuto un contributo di 3.800 euro

La Madonna Immacolata del tesoro di San Matteo
La Madonna Immacolata del tesoro di San Matteo
Venerdì 15 Dicembre 2023, 15:57
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Ventitré «Luoghi del Cuore» avranno nuova vita grazie al FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano ETS in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nell'ambito della più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo, restaurarlo e valorizzarlo. Tra i progetti, spunta anche Salerno. Il FAI sosterrà con un contributo di 3.800 euro un progetto di restauro conservativo a favore della Madonna Immacolata del Tesoro di San Matteo nel Duomo di Salerno, al 23° posto della classifica nazionale del censimento 2022 con 9.754 voti raccolti dal comitato locale «Amanti della cultura e della spiritualità per la Madonna Immacolata nel Duomo di Salerno», supportato dalla Delegazione FAI di Salerno. Sono inoltre state coinvolte tutte le scuole del territorio. Il Duomo è il monumento più importante e illustre di Salerno. È dedicato a San Matteo Evangelista di cui ne conserva le reliquie. La costruzione della cattedrale fu avviata dal duca normanno Roberto il Guiscardo, subito dopo la conquista di Salerno, avvenuta nel 1076 al termine di quasi sette mesi di assedio. Per esaltare la propria figura e guadagnare il favore della cittadinanza, volle costruire un tempio in onore dell'Evangelista Matteo, le cui spoglie vi erano conservate sin dal 954. La chiesa venne consacrata nel 1084 direttamente da papa Gregorio VII, che troverà anch'egli sepoltura nella cattedrale. Fu costruita in stile romanico, di cui resta il campanile e il quadriportico, circondato da un colonnato con archi a tutto sesto intarsiati. Nei secoli seguirono diverse modifiche e aggiunte barocche. Appartiene al Tesoro di San Matteo la statua lignea policroma della Madonna Immacolata. Fu scolpita nella prima metà del '700 da un autore di ambito napoletano. L'Immacolata, di ottima fattura e grande espressività, viene raffigurata nell'iconografia tradizionale: con le braccia spalancate, lo sguardo rivolto al cielo, i panneggi svolazzanti, in piedi su una nuvola con tre cherubini. La statua risulta essere stata già restaurata in tempi passati, lo testimonia un pesante strato di ridipintura che ne ha alterato l'aspetto originario. Il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo, richiesto dalla Cattedrale primaziale di Salerno, prevede il restauro conservativo della scultura raffigurante la «Madonna Immacolata».

La statua, già oggetto di un restauro in passato, presenta ampie ridipinture che coprono tutta l'opera, celando i colori originali. Le condizioni generali sono pessime: sono presenti perdite e sollevamenti di colore ma anche estesi fori di attacchi xilofagi che ne mettono in pericolo il supporto ligneo. In alcuni punti il legno è completamente polverizzato. Il progetto redatto e pronto per essere attuato è già approvato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino. La statua, collocata in posizione centrale nel passaggio dei visitatori che visitano la cripta del Duomo, è oggetto di grande venerazione da parte dei fedeli.

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