Morto in moto, era senza patente:
nei guai l'amico, gli prestò il mezzo

Morto in moto, era senza patente: nei guai l'amico, gli prestò il mezzo
di Viviana De Vita
Sabato 27 Aprile 2019, 06:55 - Ultimo agg. 08:07
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Aveva consentito all’amico di guidare la sua moto, una Bmw Gs 1200 R, nonostante non avesse la patente per farlo. Per questo motivo Fabrizio Gennatiempo, 20 anni appena, difeso dall’avvocato Giovanni Fava, è al momento indagato con la pesante accusa di omicidio stradale. Secondo la procura il giovane ha «colpa» nella morte del suo amico per «negligenza, imprudenza, imperizia, nonché per inosservanza della normativa prevista dal codice della strada» avendo consentito ad Antonio Junior De Sarlo, diciannovenne, di condurre la moto senza che avesse la patente A necessaria per farlo, causandone in questo modo la morte. Nei giorni scorsi al ragazzo è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ora dovrà difendersi. È questo l’esito delle indagini partite ad ottobre scorso, dopo il terribile incidente avvenuto nel capoluogo. Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari la procura di Salerno ha individuato anche le parti civili, nel padre e nella madre delle giovane vittima. 
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