«La mia Valentina continuerà
a vivere in quei 6 bambini»

«La mia Valentina continuerà a vivere in quei 6 bambini»
di Paola Florio
Mercoledì 7 Giugno 2017, 06:20 - Ultimo agg. 13:42
2 Minuti di Lettura
«L’ho fatto con il cuore. Ho pensato che al posto di quei bambini potesse esserci mia figlia che, così, potrà continuare a correre in questi piccoli che ha aiutato». Queste le prime parole di Annamaria Venere, la mamma di Valentina Cerrato, la 15enne deceduta dopo quattro giorni di coma al Ruggi di Salerno a seguito di un incidente stradale verificatosi lungo il tratto di strada che da Sant’Angelo di Mercato San Severino porta alla frazione di Curteri. I genitori della giovane, dopo che i medici hanno accertato la morte cerebrale, hanno deciso per la donazione degli organi. Sono in tutto sei i bambini che potranno continuare a vivere grazie a questo straordinario gesto d’amore. A Roma sono stati portati il cuore e i vasi polmonari, il lodo destro del fegato ed un rene. A Padova, invece, è andato il lobo sinistro del fegato destinato ad un bimbo molto piccolo. Mentre il rene, che inizialmente era stato assegnato alla stessa struttura, considerata la concomitanza della disponibilità di un altro organo in un ospedale molto più vicino, è stato deviato su Genova. Infine, il pancreas e arrivato a Pisa. 

Alla fine della mattinata di ieri, dunque, un paziente sedicenne ha ricevuto cuore e vasi polmonari, i reni sono stati trapiantati a due pazienti di quattro e sei anni, il fegato, diviso in due, è andato ad un paziente di otto anni e ad uno di meno di un anno. Alle quattro del mattino di ieri sono iniziate le procedure per gli espianti che sono terminate poco dopo le 12. Un intervento delicato che ha visto all’opera equipe di chirurghi dell’ospedale di Salerno preparati e consapevoli di quello che avrebbe significato un risultato positivo rispetto a tante vite in attesa del futuro. «Un po’ di Valentina continuerà a vivere in loro – dice commossa la signora Annamaria –. Non provo tanto dolore sapendo che mia figlia vivrà in altre persone e spero di poter, un giorno, abbracciare, uno ad uno, tutti loro. Lo spero con tutto il cuore». Per questa famiglia è stata davvero una scelta difficile e drammatica, ma anche un dono eccezionale per chi attendeva di poter ricevere un trapianto. «Non ho parole – sottolinea Giuseppe Venere, zio di Valentina - per il gesto di mia sorella e di suo marito. Lo hanno fatto per salvare altri bambini». Lo zio di Valentina ha, poi, voluto ringraziare tutta la comunità che si è resa partecipe: «Ho visto – ribadisce - una comunità affiatata e presente». 
Tutta Italia ha pregato per Valentina, ma la quindicenne, purtroppo, non ce l’ha fatta. Il ricordo più bello della mamma? «Era una pazzerella e si è fatta voler bene da tutti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA