Lungomare Salerno da salotto a suk
tra venditori abusivi e spacciatori

Lungomare Salerno da salotto a suk tra venditori abusivi e spacciatori
di Gianluca Sollazzo
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 06:35
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Il salotto sul mare ha lasciato spazio al suk. Da un lato i nuovi bar eleganti con vista mozzafiato a far da cornice al nascente fronte del mare. Dall’altro le ombre delle vendite di borse e cinture contraffatte. E sulle panchine c’è chi ha cominciato anche a spacciare droga in mezzo a famiglie e bambini. Un contrasto stridente. L’allarme sicurezza lanciato ieri a Napoli dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sui problemi che attanagliano il lungomare di Salerno suonano come una conferma ulteriore per chi non riconosce più da tempo il giardino sul mare che fu. Bancarelle, tappeti, pezze bianche srotolate per esporre la mercanzia di basso costo accompagnano da diversi mesi i fine settimana di chi sceglie il lungomare Trieste per godersi un po’ di relax. Scene che fanno rimpiangere i bei tempi della promenade degli anni ‘80. Quelli del lungomare rigoglioso. Una cartolina di Salerno che non c’è più. E c’è chi si volge a qualche anno fa per trovare persino un triste presagio del cambiamento in atto. Erano i primi mesi del 2011, quando la moria delle palme sotto i colpi del punteruolo rosso ha cominciato a rivoltare il volto della passeggiata alberata sulle rive del golfo. Di quelle terrazze al sole è rimasto solo il ricordo e qualche spento moncone: triste metafora vivente di un lungomare alle prese con l’attecchire dei nuovi mali. I vecchi palmeti non ci sono più e hanno lasciato spazio a nuove specie arboree, forse più resistenti. E proprio all’ombra di quel verde impiantato si nascondono troppo spesso le vendite illegali in mano soprattutto ad extracomunitari irregolari. Il contrasto a questo fenomeno vive i suoi picchi soprattutto in estate, quando la concentrazione di gente è più numerosa. Fino all’ultimo fine settimana i controlli sono stati incessanti. Eppure sembra che non bastino mai. Le vendite abusive hanno impegnato il Comune a istituire presidi fissi della Polizia municipale con almeno due pattuglie serali, talvolta anche tre. Eppure sembra che sia insufficiente. Lo ha ammesso più volte il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che in diversi incontri con prefetto e questore ha sottolineato la necessità di implementare i controlli, istituendo servizi interforze soprattutto sul lungomare Trieste. 
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