Radio "mute" nel Vallo di Diano a causa di un maxi furto al ripetitore di Sant'Arsenio

Portate via apparecchiature elettroniche per diverse decine di migliaia di euro

Il furto di ripetitori avvenuto a Sant'Arsenio
Il furto di ripetitori avvenuto a Sant'Arsenio
di Pasquale Sorrentino
Mercoledì 1 Marzo 2023, 10:44 - Ultimo agg. 12:06
2 Minuti di Lettura

Furto di ripetitori radio e telefonici nel Vallo di Diano. I ladri sono entrati in azione con una fiamma ossidrica tagliando la porta di ferro del casotto. Presa di mira una struttura in località Monte Carmelo nel Comune di Sant’Arsenio.

Una volta entrati all’interno, i malviventi hanno rubato diverse apparecchiature elettroniche per un valore di decine di migliaia di euro. Il furto sta provocando molte ripercussioni nel Vallo di Diano dove gli abitanti hanno segnalato l’assenza di segnale di alcune emittenti radio, fra cui radio Lattemiele, radio Italia anni 60, radio Azzurra, radio Balla Balla, radio Movida, radio Color, radio Carina, di alcune emittenti nazionali e del segnale internet wi fi di diversi gestori telefonici.

Si tratta dell’ennesimo furto avvenuto ai danni di emittenti nella provincia di Salerno.

Dell’accaduto sono stati informati i carabinieri. I tecnici assicurano che il segnale di alcune emittenti radio tornerà ad essere attivo già nelle prossime ore. I responsabili delle strutture di trasmissione, giunti sul posto dopo l’amara scoperta della porta divelta e della mancanza delle costose apparecchiature si sono messi all’opera per ripristinare la postazione ed i segnali radio.

Video

Un fenomeno quello dei furti delle apparecchiature elettroniche per le emittenti radiofoniche e per le tv digitali che ha registrato un’ impennata preoccupante negli ultimi mesi. “La Campania è una delle zone più colpite” spiegano i responsabili della società manutentrice degli apparati ricetrasmittenti che gestisce alcuni degli impianti radio tv presenti. “Sono apparecchiature dedicate di alcun interesse per il mercato se non per quello delle stesse emittenti. E’ probabile che i materiali derubati possono esser riciclati tra gli addetti al settore oppure venduti all’estero tramite una vera e propria rete criminale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA