Luci ed ombre sulla minivariante per piazza della Libertà approvata dalla giunta Napoli il 3 giugno scorso. C'è un dettaglio che, nel cambiare dopo 12 anni il progetto, è sfuggito: l'accesso ai parcheggi sottostanti piazza della Libertà danno su una intersezione di strade indicate come non a norma dal perito della procura Rago. Quella stessa perizia utilizzata dagli inquirenti per chiedere (ed ottenere) il rinvio a giudizio di undici tecnici che hanno lavorato alla variante del Fusandola e la condanna in abbreviato di un altro tecnico, Benedetto Troisi. Le strade in questione sono, per la precisione, il tratto finale di via Pertini ed i 45 metri di via Odierno. Insomma quelli che, secondo il perito della procura, ingegnere Rago, non sono state collaudate e, in quanto realizzate sullo scatolare che comprime e devia il Fusandola, sarebbero a rischio crollo. Ovvero, il tratto compreso «tra piazza della Libertà - scrive il tecnico della procura - allo spigolo sud ovest della Casa del Combattente e da questa fino allo spigolo nord est dell'edificio scolastico Gennaro Barra». Il perito precisa che questo tratta di strada, esattamente i 45 metri di via Odierno, «sono prive del necessario certificato di collaudo di cui all'articolo 67 del Dpr 380/01». In quella stessa perizia il tecnico parla anche di un «anomalo certificato di agibilità statica» rilasciato dal «collaudatore statico» proprio per consentire l'apertura di quel tratto di strada al traffico veicolare dopo l'inscatolamento del torrente. Dal quel certificato ne sarebbe scaturita «una attestazione relativa alla funzionalità dello scatolare» poi inviata al Genio civile.
La curiosità: assente alla seduta di giunta del 3 giugno scorso, l'assessore all'Urbanistica Mimmo De Maio.
Anche su questo aspetto promettono battaglia i Figli delle Chiancarelle. «In questo modo si prendono in giro i cittadini - accusano - andassero a raccontare le bugie a Pinocchio. Noi ci chiediamo come mai tutti gli organi addetti ai controlli non verificano la fattibilità di questa minivariante e, soprattutto, l'impatto che un flusso di auto in uscita dal parcheggio avrebbe sulla zona che spesso si blocca a causa del traffico». Ma il gruppo ce l'ha anche con la politica: «Ci chiediamo se i consiglieri di opposizione gli atti li leggono... E pensare che queste carte sonio state esaminate anche dalla commissione Trasparenza».