È stata un’amica ad accompagnarla al pronto soccorso. Lei una giovane donna sulla quarantina, tremava ed era molto scossa. Quando i sanitari dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona l’hanno visitata hanno subito capito che, oltre quei graffi e quei lividi, c’era qualcosa di più. E così hanno chiesto immediatamente l’intervento dei poliziotti del drappello.
È bastato scambiare qualche battuta con la donna agli agenti per far scattare il codice rosso per violenze in famiglia. Sono così state attivate tutte le procedure: sono anche stati allertati gli assistenti sociali del Comune di appartenenza della vittima, in arrivo dalla provincia.
Lo scenario che ne è venuto fuori è drammatico: la donna, che aveva vistosi segni sul collo, come se qualcuno avesse tentato di strangolarla, e man mano ha raccontato tutti in soprusi manifestando anche preoccupazione per lei e per i suoi du figlie minori. E così, attivato il codice rosso, sono scattate tutte le operazioni a tutela della donna e dei suoi bambini. Sottoposta a tutti gli esami sanitari del caso, la donna per fortuna non ha riportato ferite e contusioni gravi da costringerla al ricovero. Ora, per lei, inizierà un percorso fatto di denunce e di tanto coraggio, di allontanamento dal marito violento e di nuovi inizi. Ovviamente, ora è tutto tutelato dal segreto istruttorio in quanto della storia è stata informata anche la procura di Salerno.
Un impegno, quello della polizia di Stato a tutela delle donne, che in provincia di Salerno si sviluppa d atempo in una serie di incontri ed iniziative didattiche e sociali con il chiaro intento di aiutare le vittime di violenza a trovare il coraggio di denunciare.
E i dati emersi nel corso dell’anniversario della fondazione del Corpo sono sintomatici: oltre alle violenze fisiche e psicologiche le donne in provincia di Salerno subiscono troppo spesso anche violenze sessuali: 52 quelle denunciate nel 2022 dati che sono in netto calo rispetto agli anni precedenti proprio perchè le vittime hanno trovato tutela giuridica per poter procedere contro il loro molestatore. Resta però ancora forte la paura delle donne: molte delle quali finiscono in sconda battuta con il ritirare la denuncia. I dati salernitani che riguardano i procedimenti per maltrattamenti in famiglia e le conseguenze giuridiche sono importanti: dall’introduzione del 2019 del codice rosso ad oggi, su 1438 denunce, le archiviazioni sono 892, ovvero il 62%. Per quanto riguarda i maltrattamenti in famiglia, con 1133 denunce che hanno portato a 739 archiviazioni; 52 poi le condanne con 12 assoluzioni.