Salerno, violenza di genere: «Ho paura di mia moglie», e scatta il codice rosso

L'avvocato De Felice: uomo o donna che siano le vittime, le dinamiche sono sempre le stesse

Uomo vittima di violenze
Uomo vittima di violenze
di Petronilla Carillo
Mercoledì 29 Novembre 2023, 06:20 - Ultimo agg. 14:48
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Si chiama violenza di genere perché la violenza non fa sconti a nessuno. Neanche agli uomini che sono, quasi sempre, loro ad essere sul banco degli imputati. Eppure, dati delle forze dell’ordine alle mani, il codice rosso scatta anche quando, a chiedere aiuto, è un uomo. «Ho vergogna anche soltanto a dirlo perché da uomo non dovrei avere paura di una donna... invece il terrore che mi ha causato mia moglie con minacce ed appostamenti è veramente inaudito». È l’amara commento di Ciro, anche questo un nome di fantasia, un impiegato della media borghesia dell’hinterland salernitano vittima per anni della assillante gelosia della moglie, convinta che il marito lo tradisse. Tradimento, però, mai avvenuto.

La storia di Ciro e della moglie è una storia come tante.

Si incontrano, si frequentano, si sposano e dal loro amore nasce una bimba oggi adolescente. È proprio dopo la nascita della figlia che il rapporto si incrina e l’armonia si interrompe. La donna inizia a sospettare di un tradimento ed inviperita, presa da smania di possesso e di gelosia, ferita nel suo orgoglio di donna, ha iniziato a perseguitare il marito minacciandolo con violenze psicologiche e fisiche che si sono intensificate nel tempo. Ha giocato molto sul suo essere donna, credendo di essere sempre creduta, istigando il marito per fargli perdere la pazienza. Molto abile nel provocarlo, per farsi mettere le mani addosso e poi denunciarlo, ha iniziato in maniera quasi scientifica a pressarlo e minacciarlo tanto da spingerlo ad allontanarsi da casa per evitare che la figlia fosse coinvolta nei litigi. Ciro va così via di casa ma la situazione non migliora: le minacce si intensificano perché la moglie inizia a perdere il controllo sul marito ed arriva anche a minacciarlo di morte. Fino a quando anche lui non trova la forza di reagire e inizia a registrare le sue minacce. Registrazioni che ha poi portato ai carabinieri per formalizzare una denuncia. «Ho perso la mia serenità - ha detto l’uomo ai militari dell’Arma - sono sempre in stato di allerta ed ho crisi di panico». Ora c’è un procedimento contro la moglie, in fase di dibattimento. 

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«Questo caso, nella sua singolarità, attesta un dato incontrovertibile: ossia che la violenza di genere non ha sesso e tanto meno status sociale: è un fenomeno assolutamente trasversale soltanto le dinamiche restano assolutamente identiche a seconda che vittima sia una donna oppure un uomo - commenta l’avvocato Alba De Felice, presidente onorario dell’Associazione nazionale matrimonialisti di Salerno e presidente distrettuale di Nocera Inferiore - È innegabile, e sotto gli occhi di tutti, che nella stragrande maggioranza dei casi la vittima sia una donna ma, quando invece come in questo caso è un uomo, il terrore e la paura che la violenza può ingenerare è perfettamente identica».

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