Rigenerazione nei quartieri di Salerno: piano da sei milioni per 161 piccole aree

Il valore presunto dell’intervento, per incidere su ben 161 aree della città di Salerno, ammonta a 6 milioni di euro. Per ora le aree selezionate sono solo sei, per un totale di 750mila euro

Il rendering del progetto
Il rendering del progetto
di Giovanna Di Giorgio
Domenica 18 Febbraio 2024, 07:00
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Tecnicamente si tratta di agopuntura urbana e urbanismo tattico. In sostanza, un progetto di rigenerazione urbana silente. Il valore presunto dell’intervento, per incidere su ben 161 aree della città di Salerno, ammonta a 6 milioni di euro. Per ora, però, le aree selezionate sono solo sei, per un totale di 750mila euro: piazza Ricciardi, a Torrione, piazza della Libertà a Pastena, il rione Fornelle, il quartiere Sant’Eustachio, via Vinciprova e via Premuda nel quartiere Mariconda. Da qui, se e quando il Comune riuscirà a reperire i fondi necessari, dovrebbe partire l’avvio dell’intero iter di rigenerazione. La delibera con la quale il Comune di Salerno ha approvato il quadro generale di interventi e il progetto di fattibilità tecnica ed economica risale allo scorso agosto. Ma il progetto è approdato in settimana in commissione Sport, presentato dal presidente della commissione Rino Avella e dal consigliere Fabio Polverino, insieme all’architetto Gianluca Voci e all’avvocato Gaetano Francesco D’Ambrosio, per un focus su due delle aree in questione: via Vinciprova e via Premuda. Aree che hanno caratteristiche differenti rispetto a tutte le altre non solo perché, stando a quanto emerso nella riunione della commissione, sono «più impegnative in termini dimensionali ed economici», ma anche perché «rappresentano le aree con una maggiore valenza sportiva». In via Vinciprova, nei pressi dell’area oggi occupata da un campetto da calcio, è prevista la realizzazione di uno skate park, seppure di dimensioni contenute. In via Premuda, invece, è prevista la realizzazione di un parco ginnico con area jogging, area per la danza e spazio per attività motoria per adulti. Il progetto delle due aree, al quale sta lavorando Zoo architecture, fa parte di un più ampio intervento di riqualificazione. Si tratta di un percorso diverso di recupero delle aree «fantasma» di Salerno. 

«Un modo virtuoso e unico nel suo genere per recuperare tutti quei luoghi dimenticati sparsi nel tessuto urbano di ogni grande città - spiegano in commissione i tecnici al lavoro sul progetto - Abbiamo approfondito, insieme agli uffici comunali, un modo nuovo, concreto e a basso costo per restituire dignità ai quartieri cittadini elevando da subito l’offerta di servizi sociali e culturali». L’idea, in sostanza, è quella di fornire, attraverso un’azione di coinvolgimento sociale, servizi di prossimità attraverso azioni di «urbanismo tattico» e «agopuntura urbana». Azioni, cioè, che si concentrano sulla piccola scala, sugli aspetti più minuti della realtà per promuovere interventi che, partendo dal basso, sfruttano le energie della collettività in maniera positiva per sanare il degrado e migliorare il paesaggio urbano.

Queste azioni si caratterizzano per la capacità di tradurre immediatamente in realtà i bisogni dei cittadini. Non grandi opere, ma piccoli interventi fatti di macchie di colore, arredi giocosi, punti luminosi, piccole aree sportive che trasformano la percezione del luogo anche dal punto divista estetico e costituiscono «elementi che aiutano a ridare dignità a luoghi ormai scomparsi dal panorama urbano». Alla base del lavoro c’è una mappatura complessiva del territorio urbano e un successivo calcolo delle azioni da mettere in campo area per area.

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Con il risultato che, nel tempo, tutte le opere realizzate nei diversi luoghi della città si trasformano in quella che è stata definita «Rete dei luoghi minimi»: una rete di piccoli interventi che diventa, di fatto, una grande opera per la città. Il percorso tracciato è innovativo al punto da essere unico nel suo genere in Italia.
 

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