Skipper disperso, paura per Rocco:
«L'area di ricerca è molto estesa»

Skipper disperso, paura per Rocco: «L'area di ricerca è molto estesa»
di Giovanna Di Giorgio
Sabato 6 Luglio 2019, 06:50 - Ultimo agg. 12:03
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Nessuna tregua. Nessuna tregua al silenzio d Rocco Acocella, disperso nel mar dei Caraibi mentre effettuava una traversata in solitaria sul suo trimarano. Nessuna tregua nelle ricerche del 32enne velista salernitano salpato il 17 giugno dall’isola di Saint Martin, nelle Antille francesi, alla volta del porto colombiano di Barranquilla. Nessuna tregua alla preoccupazione dei familiari del biologo marino, privi di sue notizie dal 29 agosto e in costante attesa di comunicazioni dalle autorità italiane e colombiane che si stanno occupando del caso. Senza tregua, appunto. Più il tempo passa, più la notizia - tenuta nel riserbo dalla famiglia per qualche giorno - corre sul web. Del resto, a lanciare l’sos su Facebook è stata proprio la sorella dello skipper, Elisabetta, seguita dalla fidanzata di Rocco, la tedesca Annabel Adler. Da quel momento, sui social network gli appelli si sono moltiplicati. E con essi anche l’attesa, mista a speranza, che Rocco Acocella torni presto a mettersi in contatto con i suoi familiari. I quali «sono in costante contatto con la Farnesina che si è attivata. Ci hanno ribadito - spiega una parente - che per ora non ci sono informazioni utili sulla vicenda ma ci hanno al contempo assicurato che tutta l’area viene pattugliata alla ricerca di Rocco». 

La preoccupazione più grande è rappresentata dal fatto che l’area su cui si stanno effettuando le ricerche è molto vasta, circostanza che complicherebbe la situazione. Tuttavia, la tendenza è quella a non perdere la fiducia, specialmente tra i suoi amici. «In questa fase si sta provando a essere i più ottimisti possibile, nonostante la preoccupazione ci sia», commenta Marco Meo, responsabile di Greenpeace Salerno. Il velista, infatti, nell’organizzazione non governativa ambientalista e pacifista è entrato a far parte molti anni fa. «Rocco è un amico di vecchissima data, siamo entrati insieme in Greenpeace circa 15 anni fa, abbiamo fatto insieme tantissime attività e anche tanti viaggi. A Salerno si vede di rado, ma quando è qui partecipa alle iniziative. È uno di noi. Lui – continua Meo - ha sempre avuto uno spirito avventuriero: vivere a contatto con la natura, viaggiare, sono sempre stata la sua passione. Inoltre, è velista e navigante molto esperto».
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