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Codice rosso al pronto soccorso dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Si supera la media di 250 accessi al giorno. Turni con poco più di dieci operatori, tra medici e infermieri a gestire il flusso dell’emergenza. Ore di attesa e file lunghissime per una diagnosi di cinque minuti. «Casi eccezionali – spiega il direttore generale Vincenzo Viggiani – e speriamo che non si ripetano».
Ma intanto nel pronto soccorso preso d'assalto si moltiplicano disagi e denunce. Aspettare quattro ore per il triage e altre cinque per la radiografia. Ripetere tutto lunedì prossimo. È l’odissea dell’ottantatreenne Ugo Lalicata, salernitano, che l’altro ieri ha sofferto per ore al pronto soccorso per scoprire di avere un femore rotto, però non c’è possibilità di ricovero.
Ruggi, l'odissea di un 83enne salernitano: "Femore rotto, ripassi lunedì"
di Simona Paolillo
Martedì 12 Agosto 2014, 23:52
- Ultimo agg.
13 Agosto, 10:57
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