Cantina&Cultura, prosegue la rassegna tra arte, libri e prodotti tipici

Primo appuntamento martedì 16 maggio alle 19 con un'esposizione delle opere dell'architetto Francesco Rizzo

L'artista salernitano Giovanni Trapani, in arte Trapanig
L'artista salernitano Giovanni Trapani, in arte Trapanig
Venerdì 12 Maggio 2023, 10:51
4 Minuti di Lettura

Continua Cantina&Cultura, il format pensato da Cantina Verace per unire cultura e enogastronomia nel solco della valorizzazione del nostro territorio. La rassegna di maggio, che darà spazio al mondo dell'arte oltre che a quello della letteratura, prosegue martedì 16, alle 19, con una esposizione delle opere dell'architetto Francesco Rizzo. Dal 2008 nel suo studio di progettazione Ghelostudio, insieme ai colleghi Gabriele Sorrentino e Domenico Maria Manzione, sviluppa diversi canali di applicazione del proprio accostamento all’architettura, dal design di interni ai masterplan urbani, mediante concorsi di idee e interventi di valorizzazione e recupero paesaggistico-ambientale.

In un connubio tra memoria e pensiero, il suo è un approccio alla continua ricerca dell’equilibrio tra i contrasti, oltrepassando il contatto diretto con la produzione artigianale. Lo studio viene premiato, nel 2012, tra “i 10 più promettenti d’Italia, under 36” Nib Top10 Architettura.

I suoi lavori sono pubblicati su numerose riviste di settore. Per Rizzo, l’architettura è comunicazione e, come tale, ha bisogno di concetti alla base: «È solo attraverso l’uso dello spazio che si completa un’opera, un luogo da toccare, da sentire. Un corpo che dà risposte a esigenze estetiche e strutturali», osserva l'architetto.

Dodici geometrie, dodici storie, dodici sguardi che catturano motivi e spazi, linee e confini, onde e tramonti di uno dei luoghi più affascinanti al mondo: la Costiera Amalfitana. Una panoramica al rovescio, dal mare alla costa, è il frutto dei decori “Permare” di Francesco Rizzo, ispirati dall’architettura tipica di questi borghi nella collezione realizzata da Ceramica Artistica Vietrese “Giovanni De Maio” per la linea Connessioni. “Permare” è un diario di bordo stilato attraverso le immagini che diventano appunti di un viaggio itinerante, portando con sè legami e ricordi. 

Giovedì 18 maggio, sempre alle 19, ci sarà la presentazione del libro di Paolo Vocca Neuro “Mesmerismo, manuale operativo di fascinazione e magnetismo”. Il neuromesmerismo  è un connubio tra fascinazione, imposizione delle mani, arte oratoria e linguaggio ipnotico. In questo manuale, il lettore scoprirà come antiche tecniche di influenzamento, da sempre circondate da un alone di mistero, possano essere praticate anche da un punto di vista razionale, alla luce della scoperta dei neuroni specchio e degli studi sui sorprendenti risultati dell’“effetto placebo”.

 

Mercoledì 24 maggio, alle 19, sarà la volta di Letizia Vicidomini che, in dialogo con il giornalista Clemente Ultimo, presenterà il suo libro “Dammi la vita, partitura di sangue e note a Napoli”. Marlena Vichi è una musicista di successo, direttrice d’orchestra e docente presso il Conservatorio di Napoli. Sposata da diverso tempo con un suo ex maestro più grande di lei, non disdegna di allacciare relazioni discrete con alcuni dei suoi studenti. L’ultimo in ordine di tempo minaccia di rendere pubblica la loro storia, ma prima che possa portare alla luce il legame clandestino succede qualcosa di drammatico. Andrea Martino è un commissario in pensione, pronto a mettersi ancora al servizio della Polizia. Viene coinvolto nella morte sospetta di una bambina avvenuta qualche mese prima, e si troverà anche al centro della vicenda di Marlena. Due storie che si sovrappongono e si muovono sullo scenario di una Napoli continuamente in bilico tra la bellezza e l’orrore.

Cantina&Cultura si chiude martedì 30 maggio con l'esposizione di alcuni lavori di Giovanni Nutty Trapanig. Salernitano, classe 1981, graffiti artist, designer e scenografo, Nutty Trapanig vive la street art in tutte le sue fasi, dall'essere considerata atto vandalico alla sua consacrazione nella cultura di massa. Il confronto con il tessuto urbano e sociale della sua città e la voglia di sperimentarsi portano l'artista a sondare sempre nuove tecniche e tematiche. Dare delle etichette al lavoro di Trapanig è complesso, e è alla radice di questa complessità che sta tutta la bellezza del suo lavoro e della sua esperienza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA