Salerno, addio a padre Filippo: il francescano evangelizzatore dei giovani

Il francescano è stato anche docente al liceo Tasso: oggi i funerali

Padre Filippo Catalano
Padre Filippo Catalano
di Giuseppe Pecorelli
Venerdì 10 Novembre 2023, 06:30
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Un giorno, nel convento di San Giovanni Rotondo, un giovane frate aspettava, in ginocchio e a capo chino, il passaggio di padre Pio da Pietrelcina. Non appena lo ebbe innanzi, pregò il santo confratello di benedirlo. Per tre volte era stato a trovarlo in terra pugliese e per tre volte aveva fatto la stessa richiesta. «E quante volte ti devo benedire?», gli rispose San Pio. Quel giovane frate, classe 1928, era padre Filippo Catalano (al secolo Aldo), che ieri mattina si è spento all’hospice “La casa di Lara” di Salerno, dov’è stata allestita la camera ardente. Viveva al convento dell’Immacolata di piazza San Francesco e, per età e anni di sacerdozio, ben 72, era il decano dei frati cappuccini salernitano-lucani. «Sacerdote dotto e mite – lo ricordano i confratelli – è stato per tanti decenni punto di riferimento, confessore e guida spirituale per schiere di fedeli. Siamo grati al Signore per il dono di una vita spesa al servizio del regno di Dio». Nato a Controne, celava nei modi semplici una cultura profondissima: nel 1956 si era laureato in Sacra teologia alla Pontificia Università “De Propaganda Fide” e più tardi, nel 1961, in Lettere moderne all’Università del Sacro Cuore di Milano. Amava tanto lo studio tanto da pubblicare numerosi lavori, tra gli altri, nel 1957, una biografia di Antonio Genovesi, filosofo, economista ed educatore, edizione curata da padre Clemente Tomay, confessore di San Pio. La sua tesi, dedicata all’umanista cremonese Cosma Raimondi, era il risultato di un lavoro lungo e paziente nella ricostruzione dell’epistolario del filosofo epicureo, attività di ricerca che lo portò in alcune tra le principali biblioteche europee, in particolare a Parigi. Ne venne fuori una pubblicazione che illumina vari aspetti sociali, economici e culturali del XV secolo. Ma per padre Filippo la conoscenza e la ricerca scientifica diventavano sempre strumento di evangelizzazione e alimento per l’assistenza spirituale dei fedeli e la predicazione che sapeva conquistare chi lo ascoltasse. Stimatissimo dai confratelli, più volte fu eletto ministro provinciale della provincia salernitano-lucana dei cappuccini, dal 1978 al 1984 e poi ancora negli anni Novanta. Tanti gli si rivolgevano per averlo come padre spirituale, ruolo che svolgeva con dedizione, riconoscendo le qualità di chi aveva di fronte, incoraggiando nei momenti di tristezza e di caduta, mostrando con il sorriso tutta la sua umanità. Padre e maestro, aveva cura per i giovani e non pochi, ieri, lo hanno ricordato come loro docente al Liceo Tasso di Salerno.

I funerali saranno celebrati alle 11 di oggi nella chiesa dell’Immacolata. La salma sarà poi trasferita a Controne, dove alle 15 sarà officiata una messa in suffragio.

L’amministrazione del comune alle pendici degli Alburni ne ha ricordato l’opera che ha dato lustro alla comunità.

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