Salerno, a Santa Teresa il cantiere per il restyling della pavimentazione montato e poi smontato

Il Comune: era soltanto una prova, i lavori potranno partire dopo Pasqua

Santa Teresa
Santa Teresa
di Brigida Vicinanza
Martedì 26 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo agg. 08:20
4 Minuti di Lettura

“Metti il cantiere, togli il cantiere”, ma era un “sopralluogo”. Tutto rinviato a dopo Pasqua o almeno al 2 aprile, con il cantiere di restyling della passeggiata di Santa Teresa che ieri è stato osservato speciale tra social, passanti e cittadini che non hanno fatto a meno di notare il posizionamento delle transenne prima e il conseguente loro smontaggio poi. Tutto in un giro di lancette a metà: dalla mattina al primo pomeriggio. Un cantiere che sembrava essersi avviato proprio ieri mattina con il chioschetto che insiste proprio davanti al mare e sulla pedana in legno (che dovrà essere oggetto di riqualificazione) che aveva chiuso i battenti per fare spazio ai lavori tanto attesi da chi frequenta assiduamente la zona. Lavori che - dopo dieci anni di standby ma anche di uso e consumo della struttura di legno - serviranno alla rinascita del lungomare, nel perimetro che abbraccia il cielo, si affaccia sul mare salernitano e che guarda al Crescent e a piazza della Libertà.

Una vera e propria cartolina… dell’immaginazione per ora. Il terzo cantiere (per presenza e non in ordine cronologico), annunciato dal sindaco Vincenzo Napoli e dall’assessore all’urbanistica Dario Loffredo, occuperà l’area finale del lungomare cittadino i giorni che verranno dopo le festività di Pasqua per permettere a tutti di godere comunque - seppur in maniera limitata - della passeggiata fronte mare. Il restyling in ogni caso non potrà attendere oltre e si proverà, in accordo con l’impresa che dovrà effettuare le operazioni, ad accelerare i tempi per concludere tutto entro l’inizio dell’estate fatta già di eventi programmati e di manifestazioni (anche sportive) che sono tradizione, radici e cultura a cui Salerno e i salernitani non vorrebbero rinunciare. Ma il “dietrofront” non è passato inosservato: tra normale amministrazione e date programmate, prove di spazi e cantieri e probabili “consigli dall’alto” come qualcuno ha pensato e palesato pubblicamente (i Figli delle Chiancarelle, nda) l’area - per ora - è stata liberata e rimarrà tale almeno per altri 10 giorni circa.

Dall’ente di via Roma però ufficialmente nessuna preoccupazione, né per quanto riguarda le tempistiche né per la prova di cantiere mattutina. O almeno, per il sopralluogo di routine degli addetti ai lavori, già in programma come già in cronoprogramma lo start della riqualificazione dopo il lunedì di Pasquetta.

Storie di pose ma soprattutto passi indietro già viste e che hanno già tenuto banco: riavvolgendo il nastro e andando non troppo indietro nel tempo, quella di Santa Teresa potrebbe avere un comune denominatore con la situazione creatasi al Corso Vittorio Emanuele con lo stop alla ripavimentazione avvenuto a causa della concomitanza con la kermesse di Luci d’Artista e “ordinata” dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che colse tutti di sorpresa lo scorso novembre tra annunci ma anche ripensamenti e confusione. In quel caso, però, i lavori - almeno quelli che riguardavano i sottoservizi con i problemi che causarono anche ritardi - erano già cominciati con le conseguenti polemiche dell’opposizione di palazzo Guerra per la lingua nera d’asfalto che aveva preso il posto di strumenti, mezzi e operai.

Una differenza comunque sostanziale tra i due episodi su cui comunque sono stati accesi i riflettori social e non solo. Ma la scelta (giusta) di lasciar respirare quella zona di lungomare è dettata anche dalla presenza degli altri due cantieri attualmente in attività: l’ingombro di piazza Cavour di fronte a palazzo Sant’Agostino che fa il paio con i lavori ReAct per il rifacimento della rete idrica. Non una semplice passeggiata per turisti e salernitani, già nei giorni scorsi alle prese con un vero e proprio percorso ad ostacoli nei weekend fatti di sole ma anche di file indiane e pericoli per i più piccoli. Si “paga” con il sacrificio ma la ricetta è armarsi di pazienza e immaginazione, per una Salerno che guarderà al mare, disegnata in quella famosa cartolina di futuro. Si spera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA